Archivio Storico
Contesto gerarchico
Archivio del Principato vescovile di Trento (Archivio di Stato di Trento) \ Atti trentini I Serie \ Atti e corrispondenza
Verbale di interrogatorio
Tipologia
sottofascicolo
Estremi cronologici
21 dicembre 1772
Segnatura
Mazzo XIII "Bergwerk/Miniere", fasc. 1a (b. 52), c. 273r
Consistenza
98 cc. testo registrato alle cc. 273r-276r del complesso, capitoli 1-4 di interrogatorio.
Descrizione
Il vicario minerario di Pergine, Francesco Stefano Bartolomei, risponde all'interrogatorio condotto dai due commissari Trentinaglia e Alberti Poia, articolato in 33 capitoli di esame, in questa scheda si riporta il verbale relativo ai primi 4 capi.
Sul primo capitolo, riguardante le istruzioni ricevute per il corretto adempimento dei suoi doveri d'ufficio, il vicario risponde di non aver ricevuto alcuna specifica istruzione da parte delle due superiori autorità alle quali egli risponde direttamente, e di essersi quindi regolato nell'amministrare "la giurisdizione minerale e silvestre" a norma delle istruzioni ricevute dai suoi antecessori in ufficio, contenute negli esemplari delle patenti arciducali regie e principesche vescovili conservati al presente "nell'archivio minerale" di Pergine, e precisamente quella del 29 ottobre 1544 diretta a Mathias Altenmarkter, quella del 27 luglio 1707 a Bernhard Saron, e quella del 9 aprile 1717 a Pietro Andrea Eccher.
Al secondo capitolo, riguardante le incombenze del suo incarico, il vicario Bartolomei risponde: "A mio giudizio io stimo di dovere amministrare giustizia nelle cose minerali, da esse dipendenze ed emergenze, di spedire le investiture delle miniere" sotto il nome di entrambi i sovrani (conte del Tirolo e principe vescovo di Trento "rispetto alle cumulative" e sotto il nome del solo principe vescovo di Trento "rispetto alle privative". "In quanto poi alla giurisdizione silvestre, io credo di dover esercitare il gius regulandi sopra le selve nere".
La commissione chiede al vicario Bartolomei di riferire circa l'esistenza di "miniere privative" e "miniere cumulative" situate in territorio trentino tirolese, e di specificare quali siano le miniere la cui potestà amministrativa, camerale, fiscale e giudiziaria spetti in esclusiva al conte del Tirolo e Casa d'Austria o rispettivamente al principe vescovo di Trento (miniere "privative"), e quali invece ricadano nelle prerogative eminenti di entrambi i sovrani (miniere "cumulative"). Bartolomei risponde richiamando il dispositivo della transazione 1531 e altri atti, in forza dei quali solo le miniere di ferro "appartengono privativamente all'Eccelsa Camera di Trento"; precisa tuttavia che da altri atti di controversa interpretazione esistenti nell'archivio minerario risulta che "le istesse miniere del ferro non erano eccettuate dalla cumulativa giurisdizione minerale".

Originale
Lingua: italiano
Persone
Bartolomei, Francesco Stefano (vicario minerario in Pergine)
de Trentinaglia, Giuseppe (consigliere della Reggenza di Innsbruck, capitano del Circolo ai Confini d'Italia in Rovereto)
Alberti Poia, Alberto Vigilio (consigliere aulico in Trento)