Contesto gerarchico
Archivio del Principato vescovile di Trento (Archivio di Stato di Trento)
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Atti trentini I Serie
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Atti in giudizio e corrispondenza
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Atti in giudizio
Investitura
Tipologia
unità documentaria
Estremi cronologici
22 marzo 1676
Segnatura
Mazzo XIII "Bergwerk/Miniere", fasc. 6 (b. 54), "1679-1680", c. 67r
Descrizione
Agendo a nome e su comando del principe vescovo di Trento, Sigismondo Alfonso Thun, il vicario minerario di Pergine e supremo delle selve, Andrea Malfatti, concede a Giovanni Antonio Comandri di Rovereto abitante in Verona, richiedente con vari suoi ricorsi e ora ricevente per sé ed eredi maschi, l'investitura in esclusiva di una miniera di ferro scoperta e aperta dallo stesso Comandri sulle montagne di Ala, giurisdizione dei Quattro Vicariati, posta fra i suoi confini, ossia "a mattina il Rivo grande, e mezzodì l'istessa montagna [di Ala], a sera la Val di Giacom' Antonio, a settentrione l'acqua detta l'Ala", definita tra i confini precisati dallo statuto minerario per quanto riguarda le dimensioni della coltivazione assunti qui per descritti. Nel documento di investitura è inserito il contratto di concessione articolato in dieci capitoli, nei quali si prevede in particolare che:
- il concessionario debba riconoscere il principe vescovo di Trento come "legittimo patrone direttario" della miniera, con quanto ne consegue per gli obblighi di rinnovo dell'investitura;
- non possa asportare "vena né in metalo dalla busa al forno dove si colarà" senza aver prima versato alla Camera vescovile di Trento la decima sul minerale e sul metallo dovuta; Comandri si obbliga a trattenere la decima in natura ("minerale") e versare in Trento alla Camera il controvalore in denaro;
- conduca nel modo corretto e ininterrotto i lavori della miniera; l'interruzione per due mesi continui dei lavori comporterà la facoltà del principe vescovo di revocare l'investitura e concederla ad altri;
- possa tagliare legname ad uso di miniera e fonderia nella misura e luoghi determinati dal vicario minerario;
- non possa "mutare busa di tal miniera" senza l'autorizzazione del principe vescovo o del vicario minerario;
- debba in caso di incidente o di "rovina" notificare per tempo al principe vescovo o al vicario minerario l'impossibilità di proseguire nei lavori, così da ottenere le necessarie deroghe agli impegni assunti con questo contratto.
Sottoscrizioni di Andrea Malfatti vicario minerario autore del documento, e di Gerolamo Martini di Valle Aperta notaio e segretario latino della cancelleria vescovile di Trento, estensore
Copia prodotta agli atti il 22 aprile 1679(*)
Lingua: italiano
Note
(*) Una copia autentica datata al 1772-1773 del documento di investitura è conservata nel fascicolo 1a della busta 54, Atti Trentini I Serie.
Persone
Thun, Sigismondo Alfonso (principe vescovo di Trento)
Malfatti, Andrea (vicario minerario in Pergine, sec. XVII terzo quarto)
Comandri, Giovanni Antonio da Rovereto (abitante in Verona)
Martini di Valle Aperta, Gerolamo (segretario italiano/latino della cancelleria vescovile di Trento)