Archivio Storico
Contesto gerarchico
Archivio della Comunità di Pergine (Archivio Storico del Comune di Pergine Valsugana, Trento) \ Memoriale
Sopralluogo
"Viso reperto"
Tipologia
unità documentaria
Estremi cronologici
23 maggio 1712
Segnatura
Atti P. de Alessandrini, III, 117, doc. di data
Consistenza
4 cc. due bifogli sciolti, 4 cc. non numerate
Descrizione
Il sindaco della comunità di Pergine, Tommaso Bertoni, assistito da Paolo Facchini di Pergine facente le veci del dottor Giuseppe Bono Ghebel deputato a tale ruolo, dando esecuzione al decreto assunto ieri dalla comunità di Pergine, richiede al vicario minerario di Pergine, Bernhard Saron, di effettuare un sopralluogo con l'atto di viso reperto nei siti forestali in cui gli uomini di Frassilongo e Rovéda hanno tagliato un notevole numero di piante nelle selve appartenenti alla comunità di Pergine, e di aprire un processo contro i responsabili al termine del quale questi vengano puniti secondo giustizia; è presente e consenziente anche il rappresentante della gastaldia di Falesina, Giacomo Motter a nome di suo padre giurato di Falesina. Il vicario Saron assume come suo assistente Giovanni Borella, ufficiale della curia commissariale di Pergine, e inizia l'atto di sopralluogo; il notaio Giovanni Paolo Paoli di Pergine è incaricato dell'ufficio di attuario registrante il verbale dell'atto.
L'ispezione inizia dalla strada che porta alle fratte e procede verso la valle; sotto la casara di Pergine sono state ritrovate molte bore tagliate di fresco, in parte asportate, altre lasciate ancora sul luogo; queste sono state bollate con il marchio dell'Ufficio minerario; oltre alle bore non ancora lavorate, vi erano molte travi e molti canteri in numero tale che non è stato possibile contarli precisamente: anche questi legnami sono stati marchiati. Lo stesso si è verificato sopra la casara: molte piante tagliate, e sette bore semilavorate.
In località Selvotto in prossimità della cima verso i confini con Levico si rinvengono i resti, ossia cimali e ramaglie, di cinque piante dalle quali sono state ricavate altrettante grosse bore, trascinate poi, come è stato rilevato dalla "strassina" lasciata sul terreno, verso le stalle di Levico distanti "un tiro di balla dai confini"; quattro bore sono state trovate vicino alla stalla di Pietro Avancini di Levico, due preparate per ricavarvi scandole ("due borre scavezze, e due tappate per far borelli di scandole").
Tutto quanto premesso è stato eseguito dal vicario minerario, presenti il sindaco della comunità di Pergine con il suo assistente, alla presenza dei testimoni appositamente chiamati, ossia Giovanni Antonio Girardi ("Ghirardi") di Canezza e Valentino Tassainer da Palù del Fersina abitante a Canezza.

Segno e sottoscrizione del notaio Giovanni Paolo Paoli di Pergine, rogatario ed estensore dell'atto di ispezione

Originale
Lingua: italiano
Persone
Bertoni, Tommaso (sindaco della comunità di Pergine)
Facchini, Paolo da Pergine
Saron, Bernhard (vicario minerario in Pergine)
Motter, Giacomo da Falesina
Borella, Giovanni (ufficiale della curia commissariale in Pergine)
Paoli, Giovanni (notaio in Pergine, già cancelliere in Pergine e vicario minerario in Pergine)
Uomini di Frassilongo
Uomini di Rovéda