Archivio Storico
Contesto gerarchico
Biblioteca comunale di Trento, Manoscritti (BCT1)
Lettera
Tipologia
unità documentaria
Estremi cronologici
02 aprile 1783
Segnatura
BCT1-715, n. 13
Consistenza
2 cc. un bifoglio, 2 cc. non numerate, documento numerato "13" a lapis di mano moderna sulla carta iniziale, fascicolato entro il volume miscellaneo BCT1-715 composto da lettere di carattere sia pubblico, sia privato (alcune sono destinate a Bartolomeo Galvagni segretario vescovile di gabinetto) da vari mittenti al principe vescovo di Trento Pietro Vigilio Thun, datate dal 1783 al 1800; tutto il materiale raccolto in questo volume proviene sicuramente dal castello del Buonconsiglio, ovvero dalla cancelleria principesca vescovile per la parte pubblica della corrispondenza ricevuta, dalla segreteria di gabinetto per la componente ‘privata'.
Descrizione
Il vice vicario minerario di Pergine, Gaetano Giuseppe Bartolomei, riferisce al principe vescovo di Trento, Pietro Vigilio Thun, sulla vicenda della miniera [di piombo] posta a Nogaré sopra Pergine, dismessa da oltre un anno, il cui possesso è ora oggetto di contenzioso fra Antonio Giovanelli, titolare originario della miniera e però da lui abbandonata senza licenza da parte dell'Ufficio minerario di Pergine e il signor Bernwerth che, proprio per questo motivo, aveva preso possesso del sito e vi aveva fatto lavorare operai ("canopi") al suo servizio. Si trascrive qui di seguito il testo integrale della missiva:
"Il nobile signor Antonio Giovanelli ha offerto al signor Perenwert, imperiale regio ispettore sopra le miniere del Tirolo Italiano, una miniera nelle pertinenze di Nogaré, di cui egli è da molti anni investito, ma ricercò in primo luogo il rimborso di fiorini 2.000 che asserì di avere fin' ora speso. Non piacque all'ispettore questa proposizione, ma egli [ispettore; ndt] gli propose una società. Il signor Giovanelli ricusò da prima questo progetto, poi si dimostrò contento di accettarlo. Scrisse quindi il signor Perenwert a Vienna ed altrove, per avere associati: si associarono alcuni, e tra questi Sua Altezza Reale l'arciduchessa Marianna(*) ed il signor conte d'Enzenberg. Notificò in seguito il predetto signor ispettore al signor Giovanelli di avere ritrovato associati, senza nominarglieli; ed allora, cambiando pensiero, rispose che non avrebbe accettata alcuna società né alcuna condizione se prima non veniva reintegrato della spesa da esso fatta di fiorini 2.000 nel far lavorare la detta miniera. Irritato l'ispettore per questa volubilità, mandò l'Oberhutman [capo-miniera di grado superiore, direttore esecutivo; ndt] a visitare la detta miniera. Egli depose con suo giuramento:
1. che il pozzo era ripieno d'acqua;
2. che lo stolo diretto sotto il pozzo era intieramente caduto;
3. che li due stoli superiori eran affatto abbandonati;
4. che non si poteva scoprire il minimo segno che siasi stato lavorato da un anno in qua;
5. che non si ritrovò alcun utensile, ferro od istromento inserviente al lavoro;
6. che non si trovò alcun pezzo di legno;
7. che non si ritrovò alcun pezzo di materiale scavato;
8. che ritrovò la predetta miniera e stoli nel medesimo stato in cui la vidde altre volte avanti un anno e più, quando egli andò nella stessa a prendere certe misure per ordine dello stesso signor Giovanelli;
finalmente, ch'erano di ciò informate altre quattro persone ed un canopo ch'egli prese in sua compagnia quando andò a visitare la detta miniera; e che anzi fuori. oltre li stoli, v'era ancora la neve ove non si scopriva traccia che persona vi fosse entrata.
Deducendo addunque da tutto questo il signor ispettore che la predetta minera sia stata abbandonata, tanto più che il signor Giovanelli non aveva chiesta a quest' Uffizio vicariale la licenza di sospendere il lavoro, egli s'impossessò della medesima col mandare de' suoi canopi a lavorarla, pretendendo egli di potere ciò legitimamente fare a tenore delle costituzioni minerali.
Questa è la informazione da me avuta dal signor Perenwert, e che ho l'onore di umiliare all'Altezza Vostra Reverendissima in essecuzione de' clementissimi di Lei comandi".

Sottoscrizione del mittente, Gaetano Giuseppe Bartolomei vice vicario minerario

Originale
Lingua: italiana
Strumenti di ricerca
"I manoscritti della Biblioteca comunale di Trento ordinati e descritti da Carlo Giuliani", Trento, 1880, ms. n. 2931 della Biblioteca comunale di Trento (BCTn, BCT1-2931), al numero di corda; indice di contenuto posto in apertura dell'unità BCT1-715.
Note
(*) Maria Anna ("Marianna/Marianne") d'Asburgo (1738-1789): cultrice delle scienze naturali e dell'arte, con una passione particolare (come suo padre l'imperatore Francesco I Stefano di Lorena) per la mineralogia e la numismatica (da Brigitte Hamann (hrsg. von), "Die Habsburger. Ein biographisches Lexikon", Wien Ueberreuter, 1988, p. 300).
Soggetto produttore
Principato vescovile di Trento
Persone
Bartolomei, Gaetano Giuseppe (vice vicario minerario di Pergine)
Thun, Pietro Vigilio (principe vescovo di Trento)
Giovanelli, Antonio
von Bernwerth (funzionario minerario austriaco)
d'Asburgo, Maria Anna (arciduchessa d'Austria)
von Enzenberg, conte