Archivio Storico
Contesto gerarchico
Biblioteca comunale di Trento, Manoscritti (BCT1)
Supplica. Attestato. Lettera
Tipologia
unità documentaria
Estremi cronologici
05 maggio 1790; 29 ottobre 1796
Segnatura
BCT1-2360, c. 551r
Consistenza
3 cc. tre documenti conservati alle cc. 551r-553v del volume: atti e corrispondenza del Consiglio di Trento in regime di prima occupazione francese (settembre-ottobre 1796), cc. 601 (numerazione moderna a lapis sul recto in alto, 16 carte finali non numerate), legatura in cartone, piatti e dorso ricoperti con carta marrone decorata a spruzzo nero (Trento, inizio XIX secolo); su cartiglio aderente in prima di coperta il titolo "Mese di Ottobre 1796" (Trento, sec. XIX inizio); sul dorso e in prima di coperta segnature precedenti (Vienna e Trento, sec. XIX terzo quarto).(*)
Descrizione
In questa scheda si descrivono i seguenti tre documenti registrati nel volume:

1) Giuseppe Antonio Grandi, capitano di Castel Pergine, presenta ricorso al "generale in capite" Napoleone Bonaparte, con la quale chiede di essere designato all'ufficio di vicario minerario in Pergine, subentrando a Giovanni Paolo Hippoliti qualora quest'ultimo fosse dichiarato decaduto dall'ufficio(**). Il ricorrente dichiara di aver prestato giuramento di fedeltà alla Repubblica francese in veste di "capitanio del comune di Pergine, uffizio d'onore ma di pocchissimo emolumento almeno per lo passato", con la prerogativa di giudice di seconda istanza nelle cause importanti somme di merito non superiori alle 62 lire e mezza francesi; precisa che questa carica non ha alcuna connessione con quella di vicario minerario, e che una sola persona può ricoprirle entrambe. Dichiara di non poter vantare meriti particolari tali da vedersi assegnato l'incarico al quale aspira, se non il fatto di aver svolto per oltre quattro anni le funzioni di vice-vicario minerario come sostituto del titolare, Francesco Stefano Bartolomei, consigliere aulico di Trento inviato alla corte di Parma(***), come del resto appare dall'attestato emesso dal Consiglio aulico di Trento e unito a questa sua supplica (descritto al punto 2 seguente). Il generale Bonaparte inoltra la supplica al Consiglio di Trento richiedendo informazioni e un parere in merito.
Originale; italiano

2) In data 5 giugno 1790 il Consiglio aulico di Trento, agendo a nome del principe vescovo di Trento, Pietro Vigilio Thun, attesta che Giuseppe Antonio Grandi ha per quattro e più anni con diligenza e buono stato di servizio le mansioni di provveditore ("provisore") minerario in Pergine, facente le veci di Francesco Stefano Bartolomei, vicario minerario titolare.
Copia non datata (ottobre 1796) autenticata da Gaspare Paoli notaio di Pergine; ialiano

3) In data 29 ottobre 1796, Filippo Consolati, cancelliere del Consiglio di Trento, scrive al generale Bonaparte, datata Trento, 29 ottobre 1796, fornendo i ragguagli richiesti in merito alla supplica presentata da Giuseppe Antonio Grandi, capitano di Castel Pergine, che chiedeva di poter essere designato all'incarico di vicario minerario di Pergine. Il cancelliere Consolati informa che "l'incombenza di questa giudicatura (giudizio minerario; ndt)" è attualmente "senza oggetto", vista la decadenza dell'attività mineraria nel distretto di competenza; la nomina del giudice minerario può quindi essere differita, risparmiando così all'erario il salario di un ufficiale al momento non indispensabile, e passando in futuro alla "concorrenza" onde poter poi eventualmente scegliere il soggetto adatto a quell'incarico.
Minuta di cancelleria; italiano
Strumenti di ricerca
"I manoscritti della Biblioteca comunale di Trento ordinati e descritti da Carlo Giuliani", Trento, 1880, ms. n. 2931 della Biblioteca comunale di Trento (BCTn, BCT1-2931), al numero di corda.
Note
(*) L'unità BCT1-2360, e le altre otto conservate ai numeri 2356-2359, 2361 (mesi di gennaio-maggio e settembre-novembre 1796), e 2363-2365 (31 gennaio - 8 febbraio, 1 - 10 aprile 1797) dello stesso fondo archivistico furono prelevate dall'archivio della cancelleria del Buonconsiglio e trasferite a Vienna a inizio XIX secolo dal commissario aulico imperiale Franz Gassler, presumibilmente nel contesto delle operazioni di revisione generale delle spese di guerra relative al periodo 1796-1797. Nel 1868 furono recuperate a Vienna per opera di Tommaso Gar, con l'intervento di Giovanni Battista Sardagna (1871) e per cura finale del conte Matteo Thun (1872), collocate e conservate da allora nel fondo Manoscritti della Biblioteca comunale di Trento (cortese comunicazione di Silvano Groff della Biblioteca comunale di Trento, e di Franco Cagol dell'Archivio Storico del Comune di Trento).
(**) Giovanni Paolo Hippoliti fu nominato nel 1789 vicario minerario di Pergine, ultimo della serie di Antico regime, e consigliere aulico attuale di Trento dal 1793. Subito dopo l'arrivo dei Francesi a Trento (primi di settembre 1796), Hippoliti e i suoi tre colleghi consiglieri, conte Giuseppe Festi, Giuseppe Leporini e Luigi Antonio Prati, per decisione assunta dal generale Bonaparte notificata nella seduta del Consiglio di Trento (Francia) del 3 ottobre 1796, furono tradotti a Milano sotto scorta militare e ivi confinati in qualità di ostaggi, rientrati a Trento nel maggio del successivo 1797; su questa vicenda si veda Mauro Nequirito, Il tramonto del Principato vescovile di Trento, Trento, 1996, pp. 117-127 e p. 158).
Nelle sessioni di Consiglio Amministrativo di Trento (Austria) tenute nella prima metà di luglio 1797 i quattro ex consiglieri rientrati da Milano presentarono ricorso per ottenere la restituzione di tutta la documentazione a loro sequestrata al momento dell'arresto e traduzione a Milano; in particolare Hippoliti, vicario minerario di Pergine e supremo delle selve, nonché sostituto commissario di Levico, cariche ricoperte fino al settembre 1796, richiese di avere dalla cancelleria di Trento copia "del spoglio seguito delle sue scritture minerali, ed altre" che, dietro precisa assicurazione avuta dal ministro plenipotenziario austriaco Lehrbach, dovevano trovarsi nell'archivio del castello del Buonconsiglio sotto custodia del segretario alemanno vescovile e archivista Pietro Carlo Ducati (Archivio di Stato di Trento, archivio del Principato vescovile di Trento, Libri copiali II serie, vol. 98bis, c. 152v e c. 176r-v).
(***) Francesco Stefano Bartolomei di Pergine fu nominato vicario minerario di Pergine nel 1766; fu professore presso l'Università di Ferrara; in assenza dalla sede, suo sostituto in ufficio fu designato nel 1780 suo fratello Gaetano Giuseppe; nel 1789 gli subentrò Giovanni Paolo Hippoliti. Nel 1785 Francesco Stefano Bartolomei fu nominato consigliere aulico titolare di Trento.
Soggetto produttore
Consiglio di Trento della Repubblica francese
Persone
Hippoliti, Giovanni Paolo da Pergine (vicario minerario in Pergine)
Grandi, Giuseppe Antonio (capitano di Castel Pergine)
Bonaparte, Napoleone
Consolati, Filippo (cancelliere del Consiglio di Trento)