Archivio Storico
Contesto gerarchico
Archivio del Principato vescovile di Trento (Archivio di Stato di Trento) \ Libri copiali II Serie
Lettera
Tipologia
unità documentaria
Estremi cronologici
15 luglio 1758
Segnatura
vol. 34, c. 135v n. 193
Consistenza
4 cc. testo alle cc. 135v-137r (numerazione a lapis) n. 193 di repertorio dell'unità in registro: corrispondenza spedita dalla cancelleria aulica di Trento, annata 1758, cc. 345 complessive.
Descrizione
Giacomo Antonio Zanini, concessionario di miniera, aveva inoltrato ricorso contro il procedimento avviato dal capitano di Brentonico dottor Lutti, nei riguardi dei "canopi" al servizio del ricorrente Zanini per il taglio di legnami nei boschi della comunità di Avio destinati alle necessità della sua miniera, effettuato dai "canopi" su comando del Zanini che presumeva essere questo un suo diritto "convalidato ancora d'un antichissimo possesso" in quanto concessionario di miniera. Assodato che i concessionari di miniera godono del diritto di prelazione nell'acquisto del taglio di legnami, purché questi siano destinati al puro fabbisogno della miniera stessa, e presumendo che la comunità di Avio abbia dato il preventivo assenso al ricorrente Zanini per far effettuare il taglio in questione, il coadiutore vescovile e amministratore plenipotenziario di Trento, Francesco Felice Alberti d'Enno, ordina al vicario minerario di Pergine, Giovanni Battista Gentili, di appurare se Zanini detenga il diritto da lui vantato senza il concomitante obbligo senza l'obbligo di corrispondere alcun prezzo dei legnami tagliati al proprietario del bosco; il coadiutore vescovile informa il vicario Gentili di aver già ordinato al capitano Lutti, con lettera del 30 giugno ultimo scorso, di sospendere il giudizio da lui intrapreso contro i"canopi", in attesa di chiarire le questioni sopra esposte.
Per quanto riguarda l'inquisizione penale avviata dal capitano di Brentonico dottor Lutti contro Domenico Burla, reo di furto commesso nel casino delle miniere di Monte Baldo ai danni di Giacomo Antonio Zanini, descritto nella lettera di quest'ultimo, nella quale sono elencati i capi rubati, considerato che il vicario minerale ha prerogativa di giurisdizione sulle persone effettivamente in servizio sulle miniere, ma con sola attinenza "alle cose appunto minerali", il coadiutore vescovile comunica al vicario Gentili che, nel caso di fattispecie, la giurisdizione compete al capitano Lutti, e quindi questi potrà proseguire nella sua inquisizione penale, salva la facoltà al medesimo vicario Gentili di produrre osservazioni ed eccezioni.

Copia di cancelleria
Lingua: italiano
Strumenti di ricerca
Archivio di Stato di Trento, Sala studio, Indice n. 25, Repertorio dei Libri copiali II Serie ("Repertorium der trientner fürstbischöflichen politischen Akten vom Jahre 1732 bis 1797", Trento, 1839).
Persone
Alberti d'Enno, Francesco Felice (principe vescovo di Trento)
Burla, Domenico
Gentili, Giovanni Battista (notaio, cancelliere dell'Ufficio criminale della giurisdizione di Pergine; anche sindaco della comunità di Pergine)
Lutti, Ludovico Giovanni (capitano di Brentonico)
Zanini, Giacomo Antonio (proprietario di cave di argilla in Brentonico)