Archivio Storico
Contesto gerarchico
Atti e carteggio degli affari della Comunità e del Comune di Pergine (Archivio Storico del Comune di Pergine Valsugana, Trento) \ Beneficio di Santa Barbara in Pergine
Decreto di conferma
Tipologia
unità documentaria
Estremi cronologici
16 ottobre 1837
Segnatura
Atti comunali, fasc. 765.1.1, n. 39
Consistenza
1 c. un foglio sciolto di grande formato, sigillo aderente sotto carta, titolare il vescovo di Trento; nella stessa posizione è conservata su bifoglio sciolto una copia semplice dell'atto, databile al sec. XIX seconda metà.
Descrizione
Vacanti il Beneficio ecclesiastico e cappellania dei Santi Sebastiano e Rocco e delle Sante Barbara e Caterina eretti nella chiesa parrocchiale di Pergine a seguito della libera rinuncia da parte del titolare don Enrico Rosanelli, il vescovo di Trento, Giovanni Nepomuceno de Tschiderer, conferma don Giacomo Maria Zamboni da Rovereto, scelto e presentato per quel beneficio dall'imperiale regio Sostituto minerale in Pergine con lettera del 14 agosto scorso, con il consenso della imperiale regia Direzione delle miniere e del sale in Hall e del deputato della Compagnia montana di Fierozzo, e lo investe del detto beneficio; viene confermato l'obbligo del titolare beneficiato di celebrare annualmente 120 messe all'altare di Santa Barbara nella pieve di Pergine, nei termini stabiliti dal vescovo di Feltre Giovanni Paolo Savio con suo decreto del 30 giugno 1634, dietro autorizzazione dal pontefice Urbano VIII con sua bolla del 10 novembre 1633.(*)

Sottoscrizione e sigillo dell'autore, Giovanni Nepomuceno de Tschiderer vescovo e principe di Trento

Originale
Lingua: latino
Note
In Archivio Diocesano Tridentino in Trento, fondo Benefici, fascicolo 307d "Beneficio di S. Barbara detto dei Canopi in Pergine. 1837" è conservata documentazione datata 1833-1885 riguardante la vicenda della presentazione e conferma di don Zamboni quale titolare del beneficio, e le controversie sorte in seguito fra il sacerdote e il Comune di Pergine in ordine a due importanti questioni: le spese di restauro della casa beneficiale; la destinazione delle rendite dell'ente trasformato da beneficio ecclesiastico in beneficio scolastico a seguito della risoluzione sovrana del 18 gennaio 1842, resa esecutiva con la comunicazione 7 marzo 1842 del Capitanato Circolare di Trento al Giudizio Distrettuale di Pergine, nella quale si sanciva la definitiva estinzione dell'ente beneficiale e la devoluzione delle sue rendite a favore del fondo scolastico del Comune di Pergine all'atto della morte di don Zamboni, avvenuta nel 1877.
Si segnalano inoltre nella stessa posizione il fascicolo 307c con documentazione datata 1833-1846 relativa alla presentazione e conferma di don Enrico Rosanelli a titolare del beneficio, e il fascicolo 307b con documentazione datata 1787-1788 riguardante la presentazione e conferma di don Giovanni Battista Gerio; in quest'ultimo fascicolo è contenuta fra l'altro una copia autentica databile al secondo Settecento dell'atto datato Feltre, 19 febbraio 1538, di conferma da parte della Curia vescovile di Feltre (autore Giovanni Battista Romagni vicario generale in spirituale) del beneficiato di Santa Barbara nella persona del sacerdote Giovanni Battista da Binasco, diocesi di Pavia, presentato congiuntamente dalla Confraternita dei minatori perginesi e dal giudice minerario di Pergine (al tempo Paul Speher), e subentrato al precedente titolare Hans Khueperger defunto.
Questi tre fascicoli si riferiscono al periodo successivo al 1786, anno in cui le parrocchie feltrine della Valsugana e del Primiero furono staccate dalla diocesi di Feltre e unite a quella di Trento: i sopra citati tre ultimi titolari del Beneficio perginese di Santa Barbara furono infatti confermati dalla Curia vescovile trentina.
Persone
Rosanelli, don Enrico (beneficiato di Santa Barbara nella pieve di Pergine)
Zamboni, don Giacomo Maria da Rovereto (beneficiato di Santa Barbara nella pieve di Pergine)
de Tschiderer, Giovanni Nepomuceno (vescovo e principe di Trento)