Archivio Storico
Contesto gerarchico
Atti dei notai, Giudizio di Pergine (Archivio di Stato di Trento)
Investitura di concessione mineraria
"Coinvestitura concessa dall'Offitio minerale di Pergine al signor Lorenzo Rodigari" (rubrica dell'atto, c. 39r)
Tipologia
unità documentaria
Estremi cronologici
24 marzo 1735
Segnatura
Notaio Giacomo Andreatta, busta III, protocollo 1735, c. 39r
Consistenza
5 cc. Testo alle cc. 39r-43r del protocollo: registro, cc. I-I guardie anteriori in cartoncino, 1-243 (numerazione in originale), una c. bianca finale non numerata, III-IV guardie posteriori in cartoncino, legatura in cartone; in I di coperta "Fascicolo XI 1735", sul dorso "Protoc(ollum) anni 1735"; in margine sinistro di c. 39r, "extractum".
Descrizione
Pietro Andrea Eccher, vicario minerario e supremo delle selve in Pergine, agendo in nome di Carlo VI d'Asburgo imperatore come conte del Tirolo e in nome del principe vescovo di Trento Domenico Antonio conte Thun, concede al richiedente signor Lorenzo fu Natale Rodigari di Albino, cittadino di Bergamo, l'investitura di alcune miniere di piombo in Breguzzo e Condino nelle Giudicarie Interiori, delle quali il Rodigari è venuto di recente in possesso per una quota parte a seguito della convenzione stabilita fra esso Rodigari e il nobile Pietro Antonini da Cimego, formalizzata con rogito del notaio nobile Antonio Salvini da Por, pieve di Bono, in data 24 maggio 1734; il nobile Antonini era in precedenza titolare e concessionario unico del detto sito minerario, per investitura rilasciata dall'Ufficio minerale di Pergine formalizzata con rogito del notaio Giovanni Guglielmi di Pergine in data 28 luglio 1720.
In questo atto si richiama il mandato emesso dalla Camera tirolese di Innsbruck in data 26 gennaio 1735 con il placet alla presente investitura; si rinvia poi alla convenzione del 1734 e alla sopra citata precedente investitura del 1720 per i dettagli descrittivi qui dati per assunti, unitamente ai capitoli contrattuali(*). A questi si aggiungono i seguenti, posti ora in capo al contitolare ora investito Lorenzo Rodigari, sotto pena della devoluzione dei diritti ora acquisiti:
- obbligo del rinnovo della presente co-investitura ogni 19 anni, e comunque alla morte dei due sovrani padroni del diretto dominio;
- obbligo di versare le decime nelle forme prescritte dalla Camera di Innsbruck, alla quale è pure riservata la nona parte delle dette miniere;
- obbligo di comportarsi come fedele suddito dei due principi sovrani.
Testimoni all'atto: i signori Pietro Silli e Marco Bevilacqua, il primo vicino della comunità di Pergine, il secondo abitante in Pergine.

Sottoscrizione del notaio Giacomo Andreatta rogatario

Registrazione in protocollo notarile
Lingua: italiano, latino
Strumenti di ricerca
Archivio di Stato di Trento, Indici nn. 41-42 di Sala studio
Note
(*) La convenzione stabilita fra le parti Rodigari e Antonini con rogito del notaio Antonio Salvini in data 24 maggio 1734 è riportata in Archivio di Stato di Trento, Archivio del Principato vescovile di Trento, Atti trentini I Serie, Mazzo XIII, fasc. 9 (busta 55), cc. 134-136 del complesso (scheda in questo database alla segnatura archivistica e alla data sopra indicate). Non risulta conservato presso l'Archivio di Stato di Trento il protocollo dell'annata 1720 del notaio Giovanni Guglielmi di Pergine, dove era registrato l'atto di investitura 28 luglio 1720.
Una successiva investitura concessa ai soci contitolari Antonini e Rodigari, datata 14 agosto 1736, Pergine, nella sede dell'Ufficio minerale, autore lo stesso vicario minerario Pietro Andrea Eccher, è registrata nel protocollo dell'anno 1736 del notaio Giacomo Andreatta, cc. 221r-224r del registro, ancora senza dettagli descrittivi del sito minerario di oggetto, specificato comunque nella convenzione del 24 maggio 1734.
Soggetto produttore
Notaio Andreatta, Giacomo da Pergine (notaio e cancelliere della Giurisdizione di Pergine)
Persone
Eccher dall'Ecco, Pietro Andrea di Evangelista da Caldonazzo (vicario minerario in Pergine)
Antonini, Pietro fu Antonio da Cimego
Rodigari, Lorenzo fu Natale da Albino (Bergamo)