Archivio Storico
Contesto gerarchico
Archivio dei baroni Buffa di Castellalto, Telve Valsugana (Archivio di Stato di Trento)
Causa civile
"1735 Tullera et Trentina" (titolo originale in prima di coperta)
Tipologia
unità documentaria
Estremi cronologici
10 dicembre 1735 - 03 agosto 1736
Segnatura
Atti cartacei, busta 5, fascicolo 42
Consistenza
72 cc. Fascicolo, carte numerate in originale 1-49, le altre n.n.
Descrizione
Margherita Turrer da Sant'Orsola distretto di Pergine, agente a nome del marito Gaspare, muove causa civile contro Francesco Trentin da Telve, giurisdizione di Castellalto. La parte agente pretende dalla parte convenuta il pagamento per prestazioni di trasporto di materiale minerario da alcune fucine di Pergine ad altre situate a Palù del Fersina, effettuate dai Turrer per conto di Trentin e soci. La causa è celebrata in prima istanza davanti a Giuseppe Antonio Cibbini vicario della giurisdizione di Castellalto, nella quale è compresa Telve patria di Trentin: i Turrer muovono causa presso il tribunale di competenza; l'istanza d'appello è celebrata davanti a Giuseppe Antonio Hippoliti di Borgo Valsugana, assessore della giurisdizione di Castellalto.

Con sentenza 10 dicembre 1735 a conclusione della prima istanza, il vicario di Castellalto, Giuseppe Antonio Cibbini, condanna Trentin a versare ai Turrer la somma di 52 troni, 8 carantani e 1 quattrino "pro vectura terræ et impendiis communi sociorum emolumento in deducta re mineraria", salvo il diritto di Trentin di rivalsa sui soci d'impresa; redige l'atto Giuseppe Antonio Menegatti, cancelliere di Castellato. La sentenza è notificata a Trentin il 17 dicembre 1735.
Il 18 dicembre 1735 Trentin interpone appello presso il foro assessorile di Castellalto contro la sentenza del vicario. Con lettera del 20 dicembre 1735, Borgo Valsugana, l'assessore di Castellalto Giuseppe Antonio Hippoliti comunica di aver ammesso l'appello; il 19 gennaio 1736, in Telve nella cancelleria di Castellalto, inizia l'istanza d'appello.

Il 21 gennaio 1736 Trentin produce un attestato reso a suo favore da Giovanni Battisti da Palù del Fersina datato 18 dicembre 1735, "in Pallù": il documento è redatto, sottoscritto e sigillato dall'attestante(*); in data 18 gennaio 1736 il notaio Ignazio Vallandro di Scurelle attesta l'autenticità dello scritto di Giovanni Battisti (cc. 16 - [17]). Scrivendo anche a nome di Giovanni Plotner "colador" (lavorante ai forni fusori) di Palù, Battisti dichiara che lo scorso anno 1734 si trovava "a servire alli forni mineralli in Pallù, et per colare detti materiali vi era necessario di tera di vitriolo, per compagnia"; perciò per ordine "delli signori patroni mineralli" si fecero condurre in Palù da Gaspare Turrer di Sant'Orsola e dal suo inserviente con i muli oltre 20 some di quella terra minerale, al prezzo concordato di 2 troni per soma.
Il 16 marzo 1736 la parte Turrer dichiara che le some di terra minerale fatte trasportare da Pergine a Palù da suo marito Gaspare erano 30 e non 20, come apparirà dalle dichiarazioni che renderanno i suoi testimoni di parte abitanti a Pergine; si dovranno quindi inviare al commissario della giurisdizione di Pergine le prescritte lettere requisitoriali, con le quali gli si richieda di procedere all'esame di quei testimoni e di inoltrare all'Ufficio assessorile di Castellalto gli esiti dell'esame.
L'11 maggio 1736, nella cancelleria di Castellalto, la parte Turrer presenta i suoi capitoli di interrogatorio sui quali esaminare i testimoni di parte. Il contenuto saliente delle richieste della parte Turrer si legge nel primo capitolo (c. 22r):
"1° Capitola e provar intende che la verità fu e sia che a benefficio della Compagnia minerale di Valsugana [titolare dei forni fusori presso Palù; ndt] habbi condotto dalli lochi di Pergine nominati nelli attestati in Pallù tera minerale somme n° 30".
La parte Turrer presenta inoltre alcuni attestati resi a suo favore, fra i quali i due seguenti:
- Francesco Fattori, abitante a Zivignago e lavorante "all'edificio del'otton", dichiara di aver ricevuto in consegna da persone di Vignola [minatori lavoranti nelle miniere di vetriolo di quella zona; ndt] una certa quantità di "terra dala miniera del vetriolo" che sarebbe poi stata trasportata in Palù da altre persone incaricate dagli imprenditori ("minerali di Valsugana") proprietari di forni fusori in quella località (c. 26r-v, 4 dicembre 1735, Pergine).
- Cristel Moltrer da Fierozzo attesta che fu caricata nella fucina del conte Panzarini da Cedegolo di Val Camonica, posta presso le roste della Fersina a Zivignago di Pergine, "la terra di miniera che si ritrovava in detta fosina" condotta poi in Palù d'ordine della Compagnia mineraria di Valsugana; altri analoghi attestati sono resi da Bartolomeo Pallaoro da Sant'Orsola, Giovanni Marchel e Cristoforo Tomasi da Pergine (cc. 27r-28r, 15 gennaio 1736, Pergine, in casa del notaio Giovanni Silli di Pergine, davanti al notaio stesso).

Il primo giugno 1736, il commissario della giurisdizione di Pergine, Giacomo Antonio Cesar, procede all'esame dei testimoni di parte Turrer, fra questi i due seguenti già attestanti come sopra specificato.
Cristel/Cristiano Moltrer da Fierozzo, in età "d'anni 25 in trenta circa", famiglio e carrettiere al servizio di Gaspare Turrer di Sant'Orsola, dichiara di aver ricevuto ordine dal suo padrone di recarsi alla fucina dell'ottone di Zivignago e a quella del conte Panzarini presso le roste della Fersina e di caricarvi "della terra minerale per condurre in Pallù", e che questo avvenne in più riprese per una quantità complessiva di 23 some ossia 46 sacchi; le some della terra furono scaricate "dentro in cima a Pallù alle fucine dei mineralisti di Valsugana". Afferma che "si facevano fattiche assai grandi dietro quelle strade e con simile sorte di robba". Dichiara che lo stesso Turrer fece trasportare da altre persone con muli altre quantità della stessa terra (cc. 38v-40r).
Cristoforo Tomasi abitante a Pergine, età circa 45 anni, muratore, agente dell'imprenditore minerario in Pergine conte Panzarini, dichiara che Francesco Trentin da Telve gli aveva chiesto di poter acquistare una quantità di "terra minerale" depositata presso la fucina del conte Panzarini posta a Pergine presso le roste della Fersina; su questo campione si voleva eseguire un saggio per verificare se quella "terra" fosse adatta a fondere il minerale estratto dalle miniere di Palù; ne furono così caricate due some. Dato l'esito positivo del provino, ne furono prelevate altre 23 some, ossia 46 sacchi, di materiale venduto dal conte Panzarini agli incaricati dell'affare per conto di Francesco Trentin e soci della "compagnia dei mineralisti di Valsugana" titolari delle miniere e fucine in Palù; fra questi Tomasi nomina Giandomenico Proner da Roncegno, tale "Orbo Dalprà, ed il pittore e suo socero di Scurelle". Tomasi dichiara infine che il prezzo concordato da Cristano Moltrer, famiglio del Turrer, per il trasporto ammontava a 2 troni e mezzo per soma, come stabilito dallo stesso Turrer (cc. 42r-44v).

Il giorno 8 giugno 1736 la parte Turrer produce in giudizio un attestato reso il 3 giugno precedente in Pergine, davanti al notaio Francesco Giuseppe Leporini regolano maggiore di Pergine e cancelliere commissariale, da Simone Cattarozzi e Domenico Moser "molinari della Scuola degl'edifizi della Roggia Grande" del borgo di Pergine: essi affermano di aver svolto diverse prestazioni a noleggio di trasporto di merci varie da Pergine fino alle case sotto la chiesa di Palù del Fersina, e che la mercede minima ammontava a 2 troni e mezzo per ogni animale da loro messo a disposizione, ordinariamente era di 3 troni; dichiarano poi "di aver essi sempre fatta tale strada" con molte difficoltà stante "la disastrosità della strada che da Pergine porta in Pallù" (cc. 48v-49r).
Nel fascicolo processuale non sono compresi gli atti conclusivi della vicenda giudiziaria.

Originale
Lingua: italiano, latino
Strumenti di ricerca
Archivio di Stato di Trento, Indice di Sala studio n. 11, "Repertorio degli atti dell'archivio Buffa di Castellalto"; Ivi, Indice di Sala studio n. 125, "Archivio famiglia Buffa e giurisdizione di Castellalto sec. XVI-XIX. Elenco sommario degli atti".
Notizie generali sull'archivio di Castellalto e dei baroni Buffa (contenuti e vicende storiche) in Al­bino Casetti, "Guida storico - archivistica del Trentino", Trento, TEMI, 1961 (Collana di monogra­fie della Società di Studi per la Venezia Tridentina, 14), pp. 763-767, e in Antonio Carlini, Mirko Saltori, "Sulle rive del Brenta. Musica e cultura attorno alla famiglia Buffa di Castellalto (sec. XVI-XVIII)", Trento, Provincia autonoma di Trento - Soprintendenza per i Beni librari e archivistici, 2005 (Patrimonio storico e artistico del Trentino, 27), pp. 117-119.
Note
(*) Sigillo anulare in ceralacca rossa, sotto carta; nello scudo il monogramma con le iniziali "G B" dell'autore. L'attribuzione del sigillo a Giovanni dei Battisti quale titolare è altamente probabile (il monogramma G. B, nell'impronta pare confermarlo); in alternativa, Battisti potrebbe aver usato il sigillo di un'altra persona con identiche iniziali di nome e cognome.
Persone
Battisti, Giovanni (lavorante ai forni fusori di Palù del Fersina)
Cattarozzi, Simone da Pergine (Trento) (mugnaio in Pergine)
Cesar, Giacomo Antonio (commissario della giurisdizione di Pergine)
Cibbini, Giuseppe Antonio (vicario della giurisdizione di Castellalto)
Fattori, Francesco da Zivignago di Pergine (Trento) (lavorante alla fucina dell'ottone di Zivignago)
Hippoliti, Giuseppe Antonio (assessore della giurisdizione di Castellalto)
Leporini, Francesco Giuseppe da Pergine (notaio, cancelliere e vicecommissario della giurisdizione di Pergine)
Marchel, Giovanni da Pergine (Trento)
Menegatti, Giuseppe Antonio (cancelliere della giurisdizione di Castellalto)
Moltrer, Cristel/Cristiano da Fierozzo (Trento)
Moser, Domenico da Pergine (Trento) (mugnaio in Pergine)
Pallaoro, Bartolomeo da Sant'Orsola (Trento)
Panzarini da Cedegolo (Brescia) (conte, imprenditore minerario in Pergine)
Plotner, Giovanni (lavorante ai forni fusori di Palù del Fersina)
Proner/Pruner, Giovanni Domenico da Roncegno (imprenditore minerario)
Silli, Giovanni da Pergine (notaio della giurisdizione di Pergine)
Tomasi, Cristoforo da Pergine (Trento) (agente minerario del conte Panzarini)
Trentin, Francesco da Telve (Trento) (imprenditore minerario in Palù del Fersina)
Turrer, Gaspare da Sant'Orsola (Trento) (mugnaio, carrettiere)
Turrer, Margherita da Sant'Orsola (Trento) (moglie di Gaspare Turrer)
Vallandro, Ignazio da Scurelle (Trento) (notaio)