Archivio Storico
Contesto gerarchico
Archivio della Comunità di Pergine (Archivio Storico del Comune di Pergine Valsugana, Trento)
Deposizioni testimoniali
Tipologia
fascicolo
Estremi cronologici
08 giugno 1659 - 22 giugno 1662
Segnatura
Atti P. de Alessandrini, III, 61
Consistenza
12 cc. sei bifogli legati a filo, cc. 1-12 non numerate.
Descrizione
Giovanni fu Domenico Puecher, Giovanni fu Lazzaro Brol e Domenico fu Christel Frontner, questi tre da Rovéda, e Pietro Arnoldi da Madrano, saltaro della comunità di Pergine, assunti testimoni "pro informatione" dal vicario minerario di Pergine, Ferdinand Amphertoller, nel processo informativo in relazione a tagli di piante da opera nella selva nera di Pergine sulla Montagna Granda, rendono le loro deposizioni giurate davanti al vicario stesso.
Il primo di essi, "povero lavorante", pochi giorni addietro (inizio giugno 1659) si trovava sulla Montagna Granda e, dietro accordo preso con il sindaco della comunità di Pergine, Giuseppe Gebel, stava effettuando con Giovanni fu Lazzaro Brol i lavori di sistemazione della casara appartenente alla comunità di Pergine in preparazione della stagione di alpeggio; in quel frangente vide Giovanni Battista Santini e Pietro Arnoldi, il primo soprastante della Montagna Granda di Pergine, il secondo saltaro della comunità di Pergine, mentre fermavano e pignoravano Matteo Roat e Christel Zot da Rovéda colti a tagliare legname da opera nella selva nera sotto la casara; i due pignorati opposero resistenza, affermando di aver ottenuto regolare licenza di taglio dal vicario minerario, al quale solo essi intendevano riconoscere autorità suprema nella gestione delle foreste; lo stesso accadde a Domenico fu Christel Frontner, sorpreso mentre stava preparandosi ad asportare dalla selva con un coppia di buoi una bora da opera.
Il fascicolo contiene anche gli atti processuali datati al 1662 e relativi alla causa mossa dalla comunità di Pergine contro lo stesso vicario minerario di Pergine, Ferdinand Amphertoller, accusato di aver abusato della propria autorità quale supremo delle selve di Pergine con il rilascio indiscriminato di licenza di taglio di piante nella selva nera di Pergine, a favore soprattutto dei titolari della vicina miniera del vetriolo, ma anche di molte altre private persone, e questo in grave pregiudizio dei diritti di possesso e di giurisdizione sulla selva stessa vantati dalla comunità di Pergine. Il processo di questa seconda causa fu istruito e condotto dalla commissione formata da Giovanni Pietro Giuseppe Ceschi di Santa Croce di Borgo Valsugana (consigliere arciducale, commissario ai Confini d'Italia e vicario di Strigno) per parte tirolese, e dal notaio Giovanni Francesco Pompeati di Trento per parte principesca vescovile trentina, su incarico affidatogli dal Consiglio vescovile di Trento.

Copia semplice, coeva o di poco posteriore, degli atti processuali originali registrati a protocollo dal notaio Giacomo Bartolomei, cancelliere della giurisdizione di Pergine.
Lingua: italiano, latino
Strumenti di ricerca
Pietro de Alessandrini, "Catalogo ed indice dei documenti antichi esistenti nell'Archivio Comunale di Pergine", circa 1878 (Archivio storico del Comune di Pergine Valsugana, Serie Inventari di Pietro de Alessandrini, n. 604).
Soggetto produttore
Comunità di Pergine
Persone
Ampherthaler, Ferdinand (vicario minerario in Pergine)
Ceschi di Santa Croce, Giovanni Pietro Giuseppe da Borgo Valsugana (consigliere arciducale, commissario ai Confini d'Italia, vicario in Strigno (Trento)
Pompeati, Giovanni Francesco da Trento (notaio)