Archivio Storico
Contesto gerarchico
Archivio della Comunità di Pergine (Archivio Storico del Comune di Pergine Valsugana, Trento)
Supplica con rescritto
Tipologia
unità documentaria
Estremi cronologici
01 giugno 1691
Segnatura
Atti P. de Alessandrini, III, 63
Consistenza
4 cc. due bifogli sciolti, cc. 1-4 non numerate.
Descrizione
Il vicario minerario di Pergine, Andrea Malfatti, presenta supplica al Capitolo della cattedrale di Trento, amministratore in temporale del Principato vescovile sede vescovile vacante. Richiama il tenore del rescritto segnato in data 26 maggio 1691 alla supplica presentata allo stesso Capitolo dagli uomini della montagna di Rovéda; motiva il fatto di non aver sinora accolto le richieste di licenza per il taglio di legname nelle selve nere di Pergine con la stretta obbedienza ai suoi doveri
d'ufficio di supremo delle selve di Pergine, che gli impediscono di rilasciare tali licenze di taglio "se non a benefficio publico delle fabriche et dele minere", e con il tenore dispositivo della transazione stabilita nel 1662 fra l'Ufficio minerario di Pergine e la comunità di Pergine, in forza della quale fu e resta consentito il taglio nelle selve nere solo ai vicini del borgo di Pergine; afferma che gli uomini di Frassilongo e Rovéda, tanto "capi di massaria" quanto "figli di famiglia", non hanno mai svolto alcun mestiere diverso dal tagliare continuamente legnami nelle selve nere e rivenderlo, con grave danno agli interessi della comunità di Pergine e delle miniere "in caso dovesseron essere incaminate"; rileva che peraltro gli uomini di Portolo e Canezza hanno "tenuto terzo" agli uomini di Frassilongo e Rovéda "tanto nel segare quanto nel ricevere il legname" nelle loro segherie e persino nasconderlo, al punto che le selve nere del borgo di Pergine non possono ormai chiamarsi tali, ma "siti slavinosi". Il vicario Malfatti richiama poi il tenore dei numerosi proclami pubblicati a tale riguardo dall'Ufficio minerario di Pergine, da ultimo quello pubblicato sotto il suo nome e titolo l'anno 1685.
Con rescritto segnato in data 1 giugno 1691 dal segretario latino della cancelleria vescovile di Trento, Antonio Celva, si conferma e si precisa il tenore del rescritto 26 maggio 1691: attesa l'estrema povertà degli uomini di Rovéda, una volta cessata la necessità di legname da parte delle imprese minerarie, il vicario Malfatti dovrà concedere loro di tagliare e rivendere legname da opera, tuttavia solamente nelle selve di loro pertinenza e nella misura che il vicario minerario stesso potrà e vorrà decidere.

Sottoscrizione di Antonio Celva, segretario latino della cancelleria vescovile di Trento, estensore del rescritto
Segno del notariato e sottoscrizione di Felice Nicolò Refatti di Pergine, notaio di autorità imperiale, estensore della copia

Copia autentica non datata, collocabile a fine XVII secolo
Lingua: italiano, latino
Strumenti di ricerca
Pietro de Alessandrini, "Catalogo ed indice dei documenti antichi esistenti nell'Archivio Comunale di Pergine", circa 1878 (Archivio storico del Comune di Pergine Valsugana, Serie Inventari di Pietro de Alessandrini, n. 604).
Note
Alla supplica del vicario Malfatti descritta in questa scheda era acclusa la copia della supplica presentata dagli uomini di Rovéda, conservata in ACP, III, 62 e descritta alla scheda precedente.
Soggetto produttore
Comunità di Pergine
Persone
Malfatti, Andrea (vicario minerario in Pergine, sec. XVII terzo quarto)
Celva, Antonio (segretario latino della cancelleria vescovile di Trento)
Refatti, Felice Nicolò da Pergine (notaio)