Contesto gerarchico
Archivio della Comunità di Pergine (Archivio Storico del Comune di Pergine Valsugana, Trento)
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Atti giudiziari di ambito minerario
Atti in giudizio
Tipologia
unità documentaria
Estremi cronologici
16 aprile 1638 - 26 aprile 1638
Segnatura
Atti P. de Alessandrini, III, 101, c. 22r
Consistenza
5
cc.
tre bifogli sciolti, carte numerate 22-25, testo alle cc. 22r-24r.
Descrizione
Il giorno 16 aprile 1638 davanti al vicario minerario e supremo delle selve, Carlo Fitzer, compare Cristano fu Valentino Frontner da Rovéda: espone di aver ottenuto licenza dal vicario stesso di tagliare legna nel bosco del "Longholm" per farne carbone; narra che, mentre il sabato santo scorso stava tagliando, sopraggiunse Mothes Motter di Falesina e gli chiese cosa stesse facendo; udita la risposta di Cristano, Motter voleva sequestrare in pegno a quest'ultimo la manara che stava usando; Cristano dapprima si oppose, poi decise di dargli "una scarpella" (ramponcino), cosa che fece anche Christel fu Domenico Frontner cugino del primo. Udita e valutata la querela sporta da Cristano, il vicario minerario Fitzer intende far luce sulla vicenda, nella quale poteva configurarsi un abuso commesso da Motter in pregiudizio delle prerogative spettanti all'ufficio del vicario minerario in materia di vigilanza sulle selve; il vicario fa quindi citare Cristano cugino del querelante per interrogarlo sull'accaduto.
A seguito di citazione intimatagli, il giorno 20 aprile 1638 Christel fu Domenico Frontner compare davanti al vicario minerario Fitzer. Interrogato, Christel conferma il contenuto della querela presentata da suo cugino, rispetto all'azione di sequestro in pegno posta in atto contro di loro da Mothes Motter di Falesina; Christel precisa che tanto lui come suo cugino dissero al Motter di avere licenza dal vicario di tagliare legna, e che per contro Motter rispose che "niuno haveva autorità de dar licenza de tagliare nelli loro communi".
Il vicario Fitzer fa citare in giudizio Mothes Motter; il giorno 22 aprile si presenta Benedetto Motter e dichiara che Mothes è impossibilitato a comparire a causa delle sue ferite alla testa; il vicario rinvia il termine di precetto per legittimo impedimento del citato.
Mothes si presenta in giudizio il giorno 26. Interrogato sull'accaduto, afferma di aver colto i due cugini Frontner mentre tagliavano piante di faggio, abete e betulla nella selva del "Longholm" posta nel territorio della gastaldia di Vignola e Falesina; conferma di averli pignorati poiché agivano in quella selva "nella quale non hanno che fare"; afferma di aver saputo solo dopo Pasqua dai due stessi Frontner della licenza di taglio da loro ottenuta dal vicario minerario, e di averli perciò pignorati non perché tagliavano nella selva nera di Pergine, bensì perché lo stavano facendo nel bosco della gastaldia di Falesina. Motter dichiara di ignorare che nei compiti e doveri d'ufficio del vicario minerario rientra la vigilanza su tutte le selve, e di non avere notizia di proclami vicariali vietanti il taglio di legname.
Il vicario minerario ravvisa nell'azione posta in atto da Motter un pregiudizio alle prerogative di vigilanza forestale spettanti al proprio ufficio: ritenendolo punibile, gli intima di consegnarli i pegni da lui sequestrati ai due Frontner e di produrre le proprie difese nel termine di due giorni.
Sottoscrizioni del notaio Nicolò de Martinis, attuario del vicario minerario
Copia semplice non datata, coeva o di poco posteriore all'originale
Lingua: italiano, latino
Persone
Fitzer, Carlo da Borgo Valsugana (vicario minerario in Pergine)
Frontner, Cristano fu Valentino da Rovéda (carbonaio)
Frontner, Christel (boscaiolo)
Motter, Benedetto
Motter, Mothes da Falesina