Contesto gerarchico
Archivio della Comunità di Pergine (Archivio Storico del Comune di Pergine Valsugana, Trento)
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Atti giudiziari di ambito minerario
Decreto
Tipologia
unità documentaria
Estremi cronologici
12 maggio 1638
Segnatura
Atti P. de Alessandrini, III, 101, c. 25r
Consistenza
1
c.
una carta sciolta, numerata 25
Descrizione
Conclusi gli interrogatori di Cristano e Christel Frontner di Rovéda, e di Mothes Motter di Falesina, visti gli atti ed esaminata la vicenda, il vicario minerario di Pergine, Carlo Fitzer ravvisa nell'accaduto elementi "perturbanti la giurisditione dell'offitio mineralle, in grave detrimento" delle ragioni eminenti dei due sovrani ai quali egli vicario risponde direttamente circa il suo operato, ossia il conte del Tirolo e il principe vescovo di Trento, e oltretutto "in vilipendio delli statuti e proclami" da egli vicario fatti pubblicare in materia di taglio di legname nelle selve del distretto di Pergine; decide quindi di aprire un ulteriore procedimento inquisitorio al fine di definire compiutamente la vicenda "per darne reverente parte" al principe vescovo di Trento(*) per poi "devenire a quelli mezi di castigo che de ragione gli aspetterà".
Pertanto il vicario Fitzer ordina con precetto agli uomini di Rovéda convocati e qui presenti, e in particolare a Christel Frontner loro gastaldo, che "non debbano riconoscer nell'interesse delle selve nere altra che Sua Signoria come deputato dell'Eccelsa Superiorità [di Trento]", come risulta dalle patenti di nomina del vicario e dagli atti conservati presso l'archivio dell'Ufficio minerario di Pergine ("atti mineralli"), in particolare dai proclami in materia forestale emanati dai vicari, e dai registri delle licenze da questi rilasciate "de tagliar e fratare nelle selve"; i trasgressori saranno puniti in 50 marche di denaro da applicare al fisco minerario, e in altre pene "pecuniarie et corporalli" in arbitrio del vicario stesso.
Questo decreto dovrà essere intimato al sindaco della comunità di Pergine, unitamente all'ordine che "non debba ingerirse nell'offitio" del vicario minerario, nemmeno per quanto riguarda la vigilanza sulle selve nere e la repressione dei reati forestali commessi in quelle, sotto pena di 200 marche di denaro da applicarsi al fisco minerario.
Il vicario Fitzer dichiara infine annullate tutte le punizioni imposte agli uomini di Rovéda, per quanto colpevoli, da altri soggetti in difetto di autorità e competenza giurisdizionali.
Sottoscrizione del notaio Nicolò de Martinis, attuario del vicario minerario
Copia semplice non datata, coeva o di poco posteriore all'originale
Lingua: italiano
Note
(*) A seguito degli accordi stabiliti fra Contea del Tirolo e Principato vescovile di Trento nel corso dei secoli XVI-XVII, gli introiti derivanti dalle sanzioni comminate dal giudice/vicario minerario di Pergine per reati rientranti nelle competenze giurisdizionali specifiche del suo ufficio erano destinati al solo fisco principesco vescovile di Trento.
Persone
Frontner, Christel (boscaiolo)
Frontner, Cristano fu Valentino da Rovéda (carbonaio)
Motter, Mothes da Falesina
Fitzer, Carlo da Borgo Valsugana (vicario minerario in Pergine)
de Martinis, Nicolò (notaio, attuario del vicario minerario)
Uomini di Rovéda