Archivio Storico
Contesto gerarchico
Archivio del Principato vescovile di Trento (Archivio di Stato di Trento) \ Atti trentini I Serie \ Atti e corrispondenza
Relazione. Rendiconto
Tipologia
registro
Estremi cronologici
08 dicembre 1667 - 04 agosto 1672
Segnatura
Mazzo XIII "Bergwerk/Miniere", fasc. 5 (b. 54), "1667", c. 18v
Consistenza
50 cc. testo alle cc. 18v-37v del registro
Descrizione
Il vicario minerario Andrea Malfatti registra le poste di uscita dell'ufficio, in particolare quelle relative ai materiali acquistati e ai lavori fatti eseguire presso la Casa regia in Pergine al Marcadel sede del giudizio minerario:
- 8 dicembre 1667, "feci metere alle vedriade della stuffa vedri n° 12 che così roti m'erano stati lasciati, troni 16" (c. 18v);
- 3 febbraio 1668, "per spesi in un caro di scandole per far coprire un pocho la casa, essendomi stata lasciata tutta discoperta, com' videron li signori comissari: troni 4" (cc. 18v-19r);
- 26 marzo 1668, "per pagati a fare resarcir il forno che stava in cadere e far fare la stala per li cavali, com'appar per scritura publica rogata dal signor notaio Gentili signata n° 42: troni 86" (c. 19r);
- 4 agosto 1668, "per pagati al spezapreda per far ponere li cancheni", troni 3 soldi 15, come da scrittura rogata dal notaio Michele Gentili segnata n° 53 (c. 24r);
- 13 ottobre 1668, troni 1 soldi 10 dati a Giacomo Preti da Smarano per 12 vetri messi alle finestre della "stuffa" dell'edificio (c. 24v);
- 24 luglio 1669, troni 135 "a fare restaurare tutt' il coperto della casa ch'era tutt' in precipizio e discoperto che pioveva giù e marciva li solari delle stanze", come da scrittura pubblica Gentili n° 58 (c. 25v);
- 29 settembre 1669, 21 troni, soldi 2 "per far restaurar il coperto del forno" (c. 25v);
- 7 dicembre 1669, "per pagati al spezapreda per il fattomi sechiaro e mezaluna di preda fatt' alla stanza terena d'abasso", troni 100, come da scrittura pubblica segnata n° 62 (c. 26r);
- 15 dicembre 1669, "per pagati alli marangoni ch' hanno fatto la porta alla corte con il suo coperto e feramenta", troni 67 soldi 15, come da scrittura pubblica segnata n° 63 (c. 26r);
- [febbraio 1670], "per pagati al spezapreda Paris per haver impiombato 4 cancheni nell'usci e fenestre della casa", troni 3 come da scrittura pubblica segnata n° 70 (c. 33r).
Andrea Malfatti registra poi che il 2 giugno 1668 gli pervenne dalla Camera di Innsbruck il comando di intimare a Simone Pietro Barbi di Cembra l'obbligo di pagare d'ora in avanti la decima "della minera del vetriolo di Caldonazzo" (si tratta della miniera alla Mandola sotto Vattaro), imposta per la quale Barbi si era dichiarato essere esente in forza di privilegio concessogli per grazia dagli arciduchi d'Austria (c. 21v).
Seguono altre note di spesa relative ad altre missioni d'ufficio.
Il giorno 8 luglio 1668 Malfatti si reca in Brentonico "per fare la visita alle minere della terra de' colori" per verificare in primo luogo i corretti pagamenti della decima sull'estratto; egli rileva che "non v'era alcun registro, ma che tutti, a danno delli prencipi, facevan a suo modo, et all'Officio consegnavano tanta terra che, se l'Officio l'havesse volsciuto venderla, dovevo fare più spesa a ritrovare occassione di darla via che quell' [che] havessi essato"; assume quindi provvedimenti volti a convertire in denaro il versamento della decima sulla terra verde estratta (cc. 21v-22r).
Altre note di spesa riguardano le trasferte effettuate da Malfatti a Venezia per seguire presso la curia del Metropolita la causa relativa alla collazione del Beneficio di Santa Barbara. Su ordine della Reggenza di Innsbruck del 28 agosto 1669, Malfatti parte da Pergine il 26 dicembre 1669 per farvi ritorno a fine gennaio 1670; il 30 dicembre Malfatti deve lasciare sotto Bassano la via fluviale e prendere la via di terra per Venezia "perché per acqua non si poteva navigare atteso che la Brenta era agiazata a segno tale che per tutti li mesi de decembre, genaro, et febraro 1670 è restat' inavigabile com'è notorio, e d'avantaggio erano agiazate le lagune di Venetia in modo tale che di giorn' in giorno le dovevano far aprire e far tagliare la giaze per l'eccessivo fredo ch'era" (cc. 26v-32v).

Originale
Lingua: italiano
Persone
Malfatti, Andrea (vicario minerario in Pergine, sec. XVII terzo quarto)
Gentili, Michele (notaio, attuario dell'Ufficio minerario di Pergine)
Preti, Giacomo da Smarano
Barbi, Simone Pietro da Cembra (concessionario della miniera della Mandola sotto Vattaro)