Contesto gerarchico

Tipologia

unità documentaria

Estremi cronologici

16 novembre 1663

Segnatura

Mazzo XIII "Bergwerk/Miniere", fasc. 6 (b. 54), "1663-1664", c. 10r

Descrizione

Davanti ai giudici delegati Hippoliti e Rusca compare il dottor Carlo Polacco come procuratore di Simone Pietro Barbi. Il dottor Polacco intende dimostrar che Barbi detiene il diritto di uso sulla via oggetto della vertenza, ovvero una servitù attiva di passaggio sulla strada servente alla miniera del vetriolo alla Mandola ("pro benefitio et usu fodine vitrioli in loco dicto alla Mandola") posta sotto il villaggio di Vattaro; la via in questione tende e porta da Vattaro alla miniera stessa passando al di sopra dei campi coltivati a vigneto, compresi i fondi della parte Bortolazzi, e confina con la campagna posta intorno al villaggio di Vattaro. Il dottor Polacco richiede che vengano richieste informazioni a tale proposito da due testimoni di parte Barbi, da sentire "sine scriptis et extraiudicialiter": in particolare si dovrà chiedere loro di precisare di quale via si siano serviti in passato, senza contraddizione da parte di alcuno, i precedenti concessionari della miniera alla Mandola, ossia Antonio Dal Monte prima, il veronese Giovanni Ottolini poi e infine i fratelli Someda, per il trasporto di legnami alla miniera e dei contenitori del vetriolo fuori dalla miniera stessa.

Sottoscrizione del notaio Carlo Giuseppe Rusca, attuario in causa

Copia agli atti
Lingua: latino

Persone

Hippoliti, Baldassarre (fiscale arciducale ai Confini d'Italia)
Rusca, Carlo (vicario minerario in Pergine)
Polacco, Carlo (dottore in legge)
Barbi, Simone Pietro da Cembra (concessionario della miniera della Mandola sotto Vattaro)
Dal Monte, Antonio da Pergine (concessionario della miniera del vetriolo di Levico, sec. XVII prima metà, concessionario della miniera del vetriolo della Mandola di Vattaro)
Ottolini, Giovanni (concessionario della miniera del vetriolo della Mandola di Vattaro)
Rusca, Carlo Giuseppe (notaio)
Someda di Chiaromonte, fratelli