Archivio Storico
Contesto gerarchico
Archivio del Principato vescovile di Trento (Archivio di Stato di Trento) \ Atti trentini I Serie \ Atti in giudizio e corrispondenza \ Atti in giudizio
Commissione
Tipologia
unità documentaria
Estremi cronologici
01 aprile 1679
Segnatura
Mazzo XIII "Bergwerk/Miniere", fasc. 6 (b. 54), "1679-1680", c. [Ir]
Descrizione
Il principe vescovo di Trento, Francesco Alberti Poia, deputa il consigliere vescovile Francesco Antonio Alberti Poia (suo nipote e futuro cancelliere) al ruolo di commissario per parte vescovile trentina con il mandato di aprire e condurre, unitamente al suo collega commissario di parte tirolese austriaca, Giovanni Ernesto Mayr, il procedimento inquisitorio contro il vicario minerario di Pergine, dottor Andrea Malfatti, al quale sono state imputate da parte vescovile trentina alcune irregolarità amministrative nella gestione del suo ufficio. Tra queste vi era la vicenda della concessione a Giovanni Antonio Comandri di Rovereto di una licenza per attività mineraria in relazione a una miniera di ferro nel distretto di Ala; in questa e altre imprese erano coinvolti anche il veronese Carlo Corobioli e i fratelli Bartolomeo e Vincenzo Pedrotti oriundi dalla Val di Sole abitanti a Verona. Veniva contestato a Malfatti l'aver concesso quella licenza estrattiva in difetto di competenza del suo ufficio di vicario minerario e delle sue prerogative: da parte vescovile si sosteneva infatti che la giurisdizione sulle miniere di ferro poste nel territorio dell'episcopato di Trento competeva direttamente al principe vescovo di Trento. Malfatti era inoltre accusato di irregolarità nei suoi rendiconti d'ufficio, specie per quanto riguardava le spese da lui registrate per viaggi a Verona compiuti proprio in relazione all'investitura di quella miniera di ferro.

Sigillo del principe vescovo di Trento, Francesco Alberto Poia, sottoscrizioni del cancelliere vescovile Giovanni Giacomo Sizzo e del segretario latino della cancelleria vescovile Gerolamo Martini

Originale
Lingua: latino
Note
Nel manoscritto BCT1-1848 della Biblioteca comunale di Trento, cc. 275v-276r sotto la rubrica "Commissio adversus vicarium mineralem Andream Malfatum", è conservata la registrazione originale su protocollo della cancelleria principesca vescovile. Lo stesso vicario Malfatti era stato sottoposto in precedenza ad altro procedimento inquisitorio per ingiurie da lui proferite contro il principe vescovo di Trento ("ex eo quod dominum principem maledixerit"); commissario inquisitore designato in quell'occasione fu Carlo Fabiano Martini, commissario vescovile della giurisdizione di Pergine (registrazione della lettera di commissione in BCT1-1848, cc. 274r-v).
Persone
Alberti Poia, Francesco (principe vescovo di Trento)
Alberti Poia, Francesco Antonio (consigliere vescovile, poi cancelliere)
Mayr, Giovanni Ernesto
Malfatti, Andrea (vicario minerario in Pergine, sec. XVII terzo quarto)
Comandri, Giovanni Antonio da Rovereto (abitante in Verona)
Corobioli, Carlo da Verona
Pedrotti, Bartolomeo dalla Val di Sole (abitante in Verona)
Pedrotti, Vincenzo dalla Val di Sole (abitante in Verona, concessionario della miniera di ferro di Levico)
Sizzo, Giovanni Giacomo (cancelliere vescovile)
Martini di Valle Aperta, Gerolamo (segretario italiano/latino della cancelleria vescovile di Trento)