Contesto gerarchico

Tipologia

unità documentaria

Estremi cronologici

22 aprile 1679

Segnatura

Mazzo XIII "Bergwerk/Miniere", fasc. 6 (b. 54), "1679-1680", c. 65v

Descrizione

La commissione inquirente chiama a deporre in giudizio il "dominus doctor" Antonio Dal Monte ("a Monte"), età anni 27, abitante in Pergine. Rispondendo alle domande postegli dai commissari Alberti Poia e Mayr, Antonio dichiara che al presente risiede in Pergine ad affitto nella casa del Beneficio di Santa Barbara, costrettovi dopo che la sua casa era stata distrutta nell'incendio del 1678; fu lo stesso vicario minerario Andrea Malfatti a concedergli l'uso dell'immobile, fermo restando che i proventi dell'affitto, sull'ammontare del quale si doveva ancora prendere un accordo, spettavano al sacerdote titolare del beneficio, attualmente don Antonio Puller che tuttavia si trova da oltre un anno in Mantova a servizio del marchese Arrigoni. Dichiara che, per quanto gli consta, oltre alla casa il Beneficio tiene in proprietà un orto e un prato annessi all'edificio; l'orto viene normalmente usato da alcuni affittuari del Beneficio, mentre il prato è tenuto in affitto dal vicario minerario, che ne gode l'uso da qualche tempo. Da ultimo, Antonio Dal Monte dichiara di non sapere con precisione in quale luogo il vicario minerario Malfatti conservi la documentazione pertinente al suo ufficio: può solo supporre essere la sua residenza.

Sottoscrizione del notaio Giovanni Paolo Ciurletti, attuario della commissione inquirente

Originale
Lingua: italiano, latino

Persone

Dal Monte, Antonio da Pergine (concessionario della miniera del vetriolo di Levico, sec. XVII prima metà, concessionario della miniera del vetriolo della Mandola di Vattaro)
Alberti Poia, Alberto Vigilio (consigliere aulico in Trento)
Mayr, Giovanni Ernesto
Malfatti, Andrea (vicario minerario in Pergine, sec. XVII terzo quarto)
Puller, Antonio da Castagné di Pergine (chierico)
Ciurletti, Giovanni Paolo (notaio in Trento)