Archivio Storico
Contesto gerarchico
Archivio del Principato vescovile di Trento (Archivio di Stato di Trento) \ Atti trentini I Serie \ Atti e corrispondenza
Supplica con rescritto
Tipologia
unità documentaria
Estremi cronologici
11 dicembre 1675
Segnatura
Mazzo XIII "Bergwerk/Miniere", fasc. 9 (b. 55), doc. di data
Consistenza
2 cc. bifoglio sciolto segnato "13c" a lapis di mano moderna, 2 cc. non numerate.
Descrizione
Il vicario minerario di Pergine, Andrea Malfatti, presenta un ricorso informativo al principe vescovo di Trento in relazione alla questione della titolarità di una miniera di ferro scoperta di recente sulle montagne di Ala confinanti con lo Stato Veneto. Malfatti ripercorre la cronistoria della vicenda, partendo dalla richiesta rivoltagli da Giovanni Antonio Comandri, nativo di Rovereto e abitante a Verona, di ottenere l'investitura di quella miniera; Malfatti riferice di aver eseguito prima un'ispezione in loco per verificare anzitutto se al minerale ferroso "vi fosse mescolat' altro metallo", nel qual caso competenze e prerogative eminenti sarebbero spettate per metà al conte del Tirolo e metà al principe vescovo di Trento, e dove fosse esattamente ubicato il sito della miniera, onde evitare futuri contrasti; ciò fatto, il vicario Malfatti aveva avviato l'iter presso la cancelleria vescovile di Trento, dopo di che gli era quindi stato comandato di spedire l'investitura a favore di Comandri. Giunto a Trento, aveva colto l'occasione di rappresentare la sua istanza contraria in Consiglio vescovile, spiegando che il primo scopritore della miniera gli risultava essere Giovanni Maria Pellegrini da Ala, appoggiato da Malfatti, e non il Comandri, per i motivi che Malfatti espose in dettaglio ai consiglieri. Richiamato il rescritto segnato il 17 agosto 1674 a un suo precedente memoriale riguardante le prerogative del vicariato minerario di Pergine rispetto alle miniere di ferro, e confermato il suo appoggio alle richieste di Pellegrini che chiedeva a sua volta di ottenere la concessione, il vicario Malfatti prega il principe vescovo di comunicargli la propria decisione.
Con rescritto segnato in data 11 dicembre 1675 dal segretario alemanno della cancelleria vescovile di Trento, Bartolomeo Kempf, si risponde che il vicario verrà informato della decisione assunta dal Consiglio vescovile una volta sentito il parere del principe vescovo(*).

Sottoscrizione del segretario alemanno della cancelleria vescovile di Trento, Bartolomeo Kempf, estensore del rescritto

Originale
Lingua: italiano, latino
Note
(*) Sullo stesso oggetto si veda la supplica con rescritto del 23 dicembre 1675 descritta alla scheda successiva.
Persone
Malfatti, Andrea (vicario minerario in Pergine, sec. XVII terzo quarto)
Comandri, Giovanni Antonio da Rovereto (abitante in Verona)
Pellegrini, Giovanni Maria da Ala (carbonaio, negoziante di grani)
Kempf, Bartolomeo (segretario tedesco della cancelleria vescovile di Trento)