Contesto gerarchico
Archivio del Principato vescovile di Trento (Archivio di Stato di Trento)
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Atti trentini I Serie
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Atti e corrispondenza
Atti processuali
Tipologia
unità documentaria
Estremi cronologici
17 aprile 1624 - 24 aprile 1624
Segnatura
Mazzo XIII "Bergwerk/Miniere", fasc. 11 (b. 55), docc. di data
Consistenza
4
cc.
due bifogli sciolti per 4 cc. non numerate, contenuti nell'unità recante la documentazione 11 ottobre - 20 novembre 1628 descritta alla scheda successiva di sottolivello.
Descrizione
Citati in giudizio davanti al vicario minerario di Pergine, Carlo Fitzer, Emanuele e Giacomo Montalbotto, ebrei in Pergine, e Samuele Salmona, ebreo in Pergine agente dei Montalbotto di Mantova, titolari affittuari della miniera del vetriolo sopra Levico, rendono i loro costituti nel procedimento avviato a loro carico con l'imputazione di non completo versamento della decima imposta sul vetriolo prodotto.
I primi dichiarano di aver avviato la miniera rispettivamente circa sette e dieci anni or sono, avendola avuta in locazione temporale concessa loro dai signori Castelletti Busio di Nomi con contratto a suo tempo stabilito in Lavìs tramite il signor Giovanelli agente dei Castelletti, proprietari della detta miniera a titolo di feudo vescovile; prima di loro vi era come titolare affittuario il fu Mosè Corinaldi, a nome suo e di Giacomo Montalbotto, ai quali si associarono poi Emanuele fratello di Giacomo e Lazzaro Montalbotto loro congiunto di Mantova.
Dichiarano di avervi lavorato con "una sola caldera" producendo circa 450 barili di vetriolo all'anno, in gran parte esportato a Verona, in minima parte venduto anche a Trento o ceduto a "cavallari di Val di Non, al prezzo di 270-280 lire a barile; dichiarano di aver sempre versato il dazio sul vetriolo portato sia a Trento sia a Verona, alle stazioni di Trento, di Sacco e del Vò di Avio.
Registrato il costituto reso dai citati, il vicario minerario intima loro di presentare i rendiconti di miniera con la specifica esatta della quantità di vetriolo prodotto: dal raffronto dei libri contabili di miniera con i registri daziari, si potrà determinare la quantità eventuale di vetriolo "distratto" senza la registrazione di produzione e il preventivo pagamento della decima, da corrispondere prima di aver portato via il vetriolo dal luogo di produzione.
Sottoscrizioni del notaio Andrea Leporini di Pergine, attuario del processo
Copia semplice non datata, coeva o di poco posteriore all'originale
Lingua: italiano, latino.
Persone
Fitzer, Carlo da Borgo Valsugana (vicario minerario in Pergine)
Montalbotto, Iacob (Giacomo)
Montalbotto, Giovanni Emanuele
Salmona, Samuele (agente del banco dei pegni e della miniera del vetriolo di Levico)
Montalbotto, Lazzaro
Corinaldi, Mosè
Leporini, Andrea di Orazio da Pergine (notaio)