Contesto gerarchico
Archivio della Comunità di Pergine (Archivio Storico del Comune di Pergine Valsugana, Trento)
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Atti e corrispondenza
Supplica con rescritto
Tipologia
unità documentaria
Estremi cronologici
13 marzo 1714
Segnatura
Atti P. de Alessandrini, III, 116, doc. di data
Descrizione
La comunità di Pergine "et interessati" presenta supplica al principe vescovo di Trento, Giovanni Michele conte Spaur, nella quale denuncia "il famosissimo taglio" operato dagli uomini di Rovéda il 10 gennaio corrente anno "di centinaia di piante tagliate e sfrattate per commune" nella porzione di bosco posta sopra le loro fratte, oggetto di altra controversia, entro i termini segnanti i confini del territorio della comunità ricorrente, e oltre i medesimi termini nel tratto di bosco per ora estraneo alle controversie in corso. In relazione al taglio sopra denunciato, fu a suo tempo richiesto l'intervento del vicario minerario di Pergine, Bernhard Saron, che avrebbe dovuto aprire un procedimento inquisitorio a carico dei rovedani, in forza di un rescritto fatto segnare dal principe vescovo a un ricorso presentato dallo stesso Saron e come del resto avrebbe dovuto fare come obbligo del suo ufficio; cosa che tuttavia non avvenne, anzi, "con scandalo universale", il vicario decise di risolvere la questione prendendo accordo con i rovedani, mostrando così di non curare né gli interessi delle Camere vescovile e tirolese, alle quali spettava l'incasso delle sanzioni comminate ai trasgressori, né gli interessi della comunità di Pergine proprietaria del bosco danneggiato con quel taglio massiccio, in spregio della transazione stabilita nel 1662 fra l'Ufficio minerario di Pergine e la comunità di Pergine e la sentenza Wolkenstein del 1708, e comportandosi così da "come vero e dispotico patrone della selva". I ricorrenti dichiarano che giorno dopo giorno si accumulano centinaia di bore presso le segherie di Canezza e in altri luoghi vicini, condotte da 10 fino a 12 coppie di buoi a giornata; richiedono perciò che il principe vescovo voglia comandare a uno dei suoi ufficiali in Pergine di eseguire anzitutto il viso reperto rispetto a quei legnami abbattuti e portati a Canezza pronti per la lavorazione, "acio successivamente potiamo raguagliare anche l'Eccelsi Tribunali in quella maniera vengano trattate le nostre selve e come si regoli anch' il loro ministro intorno a quelle"
Con rescritto segnato in data 14 marzo 1713 dal segretario alemanno della cancelleria vescovile di Trento, Iohann Thomas Spruner, si stabilisce di ordinare al commissario di Pergine di eseguire in via provvisionale il viso reperto richiesto dalla comunità di Pergine, da trasmettere poi alla commissione giudicante per le conseguenti decisioni del caso.
Sottoscrizione del segretario alemanno della cancelleria vescovile di Trento, Iohann Thomas Spruner, estensore del rescritto
Copia autentica non datata, collocabile entro metà secolo XVIII, redatta e autenticata dal dottor Giacomo Gaetano Bartolomei, cancelliere criminale della giurisdizione di Pergine, dall'originale registrato agli atti nel fascicolo del processo in criminale aperto contro il "dominus" Claudio Saron
Lingua: italiano, latino
Persone
Spaur, Giovanni Michele (principe vescovo di Trento)
Saron, Bernhard (vicario minerario in Pergine)
Spruner, Iohann Thomas (segretario alemanno della cancelleria vescovile in Trento)
Bartolomei, Giacomo Gaetano (cancelliere criminale della giurisdizione di Pergine)
Uomini di Rovéda