Archivio Storico
Contesto gerarchico
Archivio della Comunità di Pergine (Archivio Storico del Comune di Pergine Valsugana, Trento) \ Designazione di confini
Designazione di confini
"1762. Designazione, e fissazione de' termini del Gruebegg ossia della Montagna grande tra la nobile comunità di Pergine unita all'onoranda gastaldia di Vignola dall'una, e l'onoranda gastaldia di Frassilongo parte dell'altra" (secondo titolo originale, a c. [1r])(*)
Tipologia
unità documentaria
Estremi cronologici
05 agosto 1762
Segnatura
Atti P. de Alessandrini, III, 118, doc. di data
Descrizione
La comunità del borgo di Pergine unita alla gastaldia di Vignola dall'una e la gastaldia di Frassilongo hanno deciso di dare esecuzione agli atti di definizione dei rispettivi territori di pertinenze e di designazione dei termini di confine, ovvero la transazione stabilita il 23 agosto 1760 con l'intervento e autorità del principe vescovo di Trento, Francesco Felice Alberti d'Enno, la conferma da parte di questi in data 22 settembre stesso anno, e la definizione provvisoria della linea di confine definita con l'atto del successivo 1 ottobre, atti rogati dal notaio sottoscritto Francesco Alpruni. Il 5 agosto 1762 i procuratori delle parti e il notaio Alpruni, verbalizzante l'atto, accompagnati da due agrimensori giurati e dal tagliapietra Bartolomeo Redolfi incaricato "della scultura delle lettere e numeri" sui massi scelti e designato come termini di confine, si portano sul monte Gruebech e procedono.
La serie dei termini individuante la linea di confine è la seguente:
- primo, "il cengio ossia crozzo vivo" sulla sommità del monte al confine della comunità dei Masi di Novaledo, ora divisa da Roncegno, segnato "F" a mattina e "P" con croce verso sera; sono stati rimossi per rasura questi antichi segni e sostituiti da quelli nuovi "I A";
- secondo, un grande masso mobile "di lasta morta" posto sotto il primo distante 164 pertiche, segnato "II B 164";
- terzo, masso di "lasta morta" piantato e infisso vicino alla strada detta "della Mesa che porta dal campivo vecchio alto della casara al Confernos" (Campo Fornace; ndt), posto 159 passi sotto il precedente e segnato "III C 159";
- quarto, altro masso di "lasta morta" posto in luogo distante 117 passi in discesa dal precedente, e segnato "IV D 117";
- quinto, altro masso di "lasta morta" posto 134 passi sotto il precedente vicino alla strada e sorgente "delli Ocheri". e segnato "V E 134";
- sesto, un masso identico ai due precedenti, distante 272 passi sotto il precedente vicino alla strada detta "Kerlahn" e segnato "VI F 272";
- settimo, un masso infisso nel terreno posto 85 passi sotto il precedente e segnato "VII G 85";
- ottavo, un masso infisso nel terreno posto 142 passi sotto il precedente, oltre la valle superato il fondo di quella e risalito il bosco denominato "il Taiadizzo del Froner" sotto la strada del "Baiscofl", e segnato "VIII H 142";
- nono, un masso di "lasta morta" posto 50 passi sopra il precedente e ancora sotto la strada del "Baiscofl", segnato "IX I" e con il "numero corsivo 50": questi, come per tutti i precedenti e i successivi, "spiegano l'ordine e la lontananza dal precedente";
- decimo, un masso "vivo di figura triangolare", posto 32 passi sopra il precedente vicino alla strada del "Baiscofl" e segnato "X L 32";
- undecimo, un masso di "lasta morta" piantato nel terreno. posto lungo la strada del "Baiscofl" procedendo lungo questa per 180 pertiche di distanza dal precedente fino al sentiero che porta al Dosso delle frate e poi ancora avanti fino a una carbonaia antica, segnato "XI M 200";
- dodicesimo, altro masso di "lasta morta" posto verso il Dosso delle fratte, piantato nel terreno segnato "XII N 116";
- tredicesimo, un masso come sopra interrato posto sotto la linea terminale verso sera, segnato "XIII O 83";
- quattordicesimo e ultimo di questa serie definita nel 1762, un masso naturale nel quale è incisa una croce doppia di Spagna, scolpitavi in occasione della precedente terminazione stabilita con la transazione Spada Marchiori, termine antico, rinnovato e confermato, posto 55 passi sotto il precedente "fino al fondo della valle Bergamasca ossia del Repar, che viene formata dal Dosso delle fratte ossia dal Gruebech a mattina e dalla montagna del Spiez a sera"; su questo termine non vengono scolpiti nuovi segni, essendo confermato quello già presente e sopra indicato.
Da questo termine n° 14 in avanti resta confermata la linea di confine individuata dai termini antichi, riconosciuti e confermati, che dalla valle Bergamasca sbocca nella valle del Rio Rigolor che divide il monte di Falesina dal monte di Rovéda.
Sono infine stabilite le condizioni di utilizzo del territorio, bosco e pascolo per le due parti interessate tramite un regolamento articolato in 10 capitoli.
Testimoni all'atto: Giambattista e Andrea figli di Urbano Floriani e Pietro figlio di Matteo Giongo, questi di Lavarone abitanti in Pergine, Bartolomeo Redolfi da Rovato di Brescia tagliapietra abitante a Trento.

Segno e sottoscrizione di Francesco Alpruni di Pergine, notaio di autorità imperiale, rogatario ed estensore dell'originale

Copia semplice non datata, secolo XVIII terzo/ultimo quarto
Lingua: italiano
Note
(*) Con nota aggiuntiva "Altra copia di fissazione di altri termini fatta nell'anno 1770 fra Pergine e Frassilongo", della stessa mano.
Persone
Alberti d'Enno, Francesco Felice (principe vescovo di Trento)
Alpruni, Francesco da Pergine (notaio di autorità imperiale)
Redolfi, Bartolomeo (tagliapietra)