Contesto gerarchico
Archivio del Principato vescovile di Trento (Archivio di Stato di Trento)
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Libri feudali
Investitura di concessione mineraria
"Alia pro eodem [domino Theodoro de Buxiis] de quodam loco ubi vitriolum" (rubrica dell'atto, c. 262v del registro)
Tipologia
unità documentaria
Estremi cronologici
05 settembre 1549
Segnatura
vol. XIV, c. 262v
Consistenza
2
cc.
il documento è registrato alle cc. 262v-263r (numerazione originale a penna, 277v-278r nella numerazione moderna a lapis) del Libro feudale vol. XIV: protocollo di cancelleria principesca vescovile, cc. I, 1-25 (numerazione moderna, assente l'originale, con indice alfabetico originale dei titolari di investitura e la registrazione dell'atto 1539 agosto 1 rubricato "Processus electionis reverendissimi domini Christophori a castro Madrutz episcopi Tridentini per obitum episcopi Bernardi"), 1-277 (numerazione originale con salto da 202 a 213, 26-292 nella numerazione moderna), bianche le cc. 293-[295] (numerazione moderna); legatura in piena pelle decorata, piatti di coperta e dorso in cartone.
Descrizione
Accogliendone la richiesta, il principe vescovo di Trento, cardinale Cristoforo Madruzzo, investe in retto feudo Teodoro Busio da Nomi, capitano vescovile di Fiemme, di un sito minerario dal quale è possibile estrarre il minerale destinato alla produzione del vetriolo; il sito è posto sul monte Fronte, in territorio e giurisdizione di Levico; confina a mattina con il comune di Roncegno, giurisdizione di Castel Telvana, a mezzogiorno con terreni comunali e privati di Levico, a sera con il comune di Vignola, a settentrione con il comune degli uomini di Fierozzo, Frassilongo e Rovéda, giurisdizione di Pergine. Il sito estrattivo è costituito da un antico pozzo minerario un tempo attivo, ora dismesso, denominato "la Busa della marchesita"; Teodoro Busio aveva già investito denaro per le operazioni preliminari di saggio, prelievo di campioni di minerale da esaminare, e prove di produzione con le prime "cotte" di vetriolo, che hanno dato esiti positivi; Busio ha quindi richiesto e ora ottiene l'investitura in esclusiva per avviare l'impresa estrattiva e di produzione del vetriolo in quel sito; lo stesso Busio presta il giuramento di fedeltà vassallatica.
Registrazione in protocollo di cancelleria principesca vescovile
Lingua: latino
Strumenti di ricerca
Archivio di Stato di Trento, Sala studio, "Indice tripartito dei Libri feudali del principato vescovile di Trento compilato in tedesco dall'archivista Dottor Ugo Neugebauer dell' i. r. Archivio di Luogotenenza in Innsbruck verso l'anno 1910 e qui riprodotto in italiano nel 1922 da G(iovanni) Cicolini".
Note
Documento citato in Stefano Piffer, "Le miniere di vetriolo del Monte Fronte", in "Levico. I segni della storia", a cura di Nino Forenza, Massimo Libardi, Levico Terme (TN), Cassa Rurale di Levico Terme, 2000, vol. I, pp. 260-261.
Persone
Madruzzo, Cristoforo (cardinale, principe vescovo di Trento)
Busio, Teodoro da Nomi (signore della giurisdizione di Nomi, imprenditore minerario in Viarago e sul Montevaccino)