Archivio Storico
Contesto gerarchico
Archivio del Principato vescovile di Trento (Archivio di Stato di Trento) \ Libri feudali
Investitura di concessione mineraria
"Pro familiis Iacomel et de Gaudenz vallis Flemarum" (rubrica dell'atto, p. 401 del registro)
Tipologia
unità documentaria
Estremi cronologici
23 marzo 1784
Segnatura
vol. XXXV, p. 401
Consistenza
3 pp. il documento è registrato alle pp. 401-403 (paginazione originale a penna, cc. 225r-226r nella cartulazione moderna a lapis) del Libro feudale vol. XXXV: protocollo di cancelleria principesca vescovile, cc. 1-24 (numerazione moderna, bianche), pp. 1-552 (paginazione originale, cc. 25r-300v nella cartulazione moderna, scritte), cc. 301r-451v (cartulazione moderna, bianche), cc. 452r-462r (cartulazione moderna, con l'indice alfabetico dei titolari di investitura), cc. 462v-464v (cartulazione moderna, bianche); legatura in piena pelle decorata, piatti di coperta e dorso in cartone.
Descrizione
Accogliendone la richiesta, il principe vescovo di Trento, Pietro Vigilio Thun, concede per investitura feudale a Tommaso Giacomelli e ad Antonio Degaudenz entrambi di Val di Fiemme, riceventi a nome delle rispettive famiglie ed eredi, di aprire e sfruttare una miniera di minerali ferrosi da loro scoperta sul monte di Viezzena, pertinenze di Predazzo nella località denominata "Cogoleti", così confinata: a mattina la valle di Viezzena, a mezzogiorno il prato di Zaluna ("pratum nuncupatum Saluna"), a sera la "Val deserta", a settentrione la sommità del monte di Viezzena(*).
Alle usuali clausole degli atti di investitura feudale sono aggiunte le seguenti sette specifiche condizioni:
- gli investiti dovranno versare alla Camera vescovile di Trento la decima del minerale estratto, ossia in pronti contanti da presentare al direttore camerale vescovile di Trento; il pagamento dovrà avvenire "quando sarà dato principio al colo", avvisando dell'inizio di tali operazioni lo stesso direttore camerale; queste potranno effettuarsi solamente in presenza di un incaricato dell'ufficio della Luogotenenza di Fiemme, "per tener conto della quantità del ferro che sarà colato";
- gli investiti riconosceranno il principe vescovo e la Chiesa di Trento come unici padroni eminenti e titolari del diretto dominio della miniera, pena la revoca della concessione e la perdita della miniera;
- una volta avviata l'attività produttiva, la dovranno proseguire con la massima diligenza e senza alcuna interruzione, dovendo avvisare e ottenere il permesso per eventuale sospensione o interruzione dei lavori, ammesse solo per giusta causa;
- dovranno richiedere a ogni principe vescovo pro tempore il rinnovo dell'investitura;
- non potranno alienare per vendita, in locazione o in pegno la miniera senza espressa licenza del principe vescovo, pena la perdita della stessa;
- il taglio di legnami da carbone dovrà effettuarsi con il massimo raziocinio e discrezione, dandone comunicazione ai rispettivi comuni locali possessori delle selve, fatte salve le prerogative giurisdizionali della superiore autorità in caso di vertenze;
- ricevuta l'investitura di concessione, dovranno dare subito inizio ai lavori e portarli avanti nel rispetto delle costituzioni minerarie vigenti.

Sottoscrizioni di Giovanni Battista Gentilotti, cancelliere aulico, e di Filippo Manci segretario italiano/latino della cancelleria principesca vescovile di Trento

Registrazione in protocollo di cancelleria principesca vescovile
Lingua: italiano, latino
Strumenti di ricerca
Archivio di Stato di Trento, Sala studio, "Indice tripartito dei Libri feudali del principato vescovile di Trento compilato in tedesco dall'archivista Dottor Ugo Neugebauer dell' i. r. Archivio di Luogotenenza in Innsbruck verso l'anno 1910 e qui riprodotto in italiano nel 1922 da G(iovanni) Cicolini".
Note
(*) I riferimenti geografici indicati nel documento consentono di localizzare con precisione il sito minerario oggetto di questa concessione: il territorio è il versante sudorientale del Monte Mulat dominante a conca di Predazzo, il sito è indicato sulle carte geografiche con il simbolo di due imbocchi di galleria segnati intorno alla quota di 1650 metri.
Persone
Thun, Pietro Vigilio (principe vescovo di Trento)
Gentilotti, Giovanni Battista (cancelliere aulico in Trento)
Manci, Filippo (segretario italiano/latino della cancelleria principesca vescovile di Trento)
Giacomelli, Tommaso dalla Val di Fiemme
Degaudenz, Antonio dalla Val di Fiemme