Archivio Storico
Contesto gerarchico
Archivio del Principato vescovile di Trento (Archivio di Stato di Trento) \ Libri copiali II Serie
Lettera
Tipologia
unità documentaria
Estremi cronologici
16 dicembre 1780
Segnatura
vol. 63, c. 622r
Descrizione
Il principe vescovo di Trento, Pietro Vigilio conte Thun Hohenstein, comunica al vicario minerario di Pergine, dottor Francesco Stefano Bartolomei di Pergine, il contenuto di alcuni dispacci pervenuti dal Gubernium dell'Austria Superiore in Innsbruck con i quali sono stati segnalati i gravi disordini verificatisi nelle miniere, cave e foreste del distretto di Pergine, segnatamente:
- il taglio indiscriminato e abusivo di piante in Val Cava da parte di uomini di Fierozzo, per oltre mille pezzi sinora abbattuti in meno di sei mesi;
- il taglio sinora computato in oltre 20.000 piante nei boschi della Joppenthal, a seguito di locazione concessa per alcuni anni dagli uomini di Frassilongo a taluni privati, ossia Cristelot, Postinger, Casapiccola e Pasin;
- il taglio "enorme e incessante" di piante nella valle del Rigolor da parte degli uomini di Rovéda;
- il taglio di piante nei boschi delle comunità di Canezza, Frassilongo, Serso e del borgo di Pergine, a seguito di ripetute locazioni annuali da 2.000 fino a 8.000 pezzi abbattuti destinati all'utilizzazione come legname per le viti e per la fabbricazione di botti;
- il taglio di oltre 4.800 piante abbattute nei boschi pertinenti alla gastaldia di Vignola, a seguito di locazione concessa per alcuni anni ad Antonio Zanella verso un affitto di 8.000 fiorini;
- il taglio indiscriminato di piante nelle località Monte Orno e Sasso di Campo, pertinenze di Pergine, ove è attualmente attiva una "cava minerale", con grave pregiudizio per l'esercizio di questa impresa che necessita di quel legname;
- il taglio indiscriminato di piante giovani "per uso di pali" specie nei boschi della località Selvot appartenenti alla comunità di Pergine.
Ai danni provocati al patrimonio forestale della valle a causa degli interventi sopra elencati, si aggiungono quelli arrecati dalla pratica estensiva del pascolo:
- in Val Cava vengono "cacciate al pascolo" libero sulla montagna oltre 20.000 capre;
- i pastori bruciano parte del pascolo e del bosco per ottenere il rinnovo dell'erba nelle zone boschive già aperte e per ampliare le medesime con grave danno del bosco, soprattutto delle piante nascenti;
- si distruggono molte piante nascenti e giovani tagliate a cespuglio per "formar stropaglie e cingere le mandre del bestiame esistente sopra de' respettivi monti".
Il vicario minerario è incaricato di rilevare quanto viene qui esposto in merito a uso e abuso della risorsa forestale, e trasmettere una dettagliata relazione.

Minuta di cancelleria
Lingua: italiano
Strumenti di ricerca
Archivio di Stato di Trento, Sala studio, Indice n. 25, Repertorio dei Libri copiali II Serie ("Repertorium der trientner fürstbischöflichen politischen Akten vom Jahre 1732 bis 1797", Trento, 1839).
Persone
Thun, Pietro Vigilio (principe vescovo di Trento)
Bartolomei, Francesco Stefano (vicario minerario in Pergine)