Archivio Storico
Contesto gerarchico
Biblioteca comunale di Trento, Manoscritti (BCT1)
Compravendita
Tipologia
unità documentaria
Estremi cronologici
14 settembre 1531
Segnatura
BCT1-2834/33-34
Consistenza
1 perg. 752 x 200
Descrizione
I soprintendenti ("suprastantes") delle miniere di Pergine avevano da tempo denunciato le difficoltà incontrate dalle imprese minerarie attive su quel territorio causate dalla carenza di legname necessario al funzionamento delle imprese stesse e in particolare degli edifici adibiti alla fusione del minerale estratto, con conseguente danno per le camere erariali del re dei Romani e del principe vescovo di Trento, signori eminenti di quelle miniere, derivante dalla diminuzione delle entrate prodotte dalle imposte sul minerale e sui metalli prodotti. Per questo motivo i soprintendenti stessi avevano presentato una supplica al principe vescovo di Trento, Bernardo Clesio, chiedendo di poter utilizzare la risorsa forestale dei boschi della comunità di Piné, dai quali si poteva ricavare e trasportare a Pergine il legname necessario senza grandi incomodi e aggravi di spesa, fermo restando l'impegno a pagare alla comunità un congruo prezzo per l'acquisto del diritto di taglio. Accolta la supplica dei ricorrenti, il principe vescovo aveva delegato al nobile Francesco di Castellalto, capitano della città di Trento, al barone Giorgio Firmian, capitano ("prefectus") vescovile della giurisdizione di Pergine e al notaio Angelo Costede sottoscritto nella sua funzione di fiscale vescovile il mandato di prendere visione dei boschi appartenenti alla comunità di Piné e individuarne una porzione da destinare allo scopo sopra indicato, tenendo nel contempo presenti i fabbisogni sia della comunità di Piné, sia della città di Trento. Eseguito il sopralluogo e stabilito un accordo preliminare con la comunità di Piné, viene ora stipulato il contratto definitivo di cessione fra i soprintendenti delle miniere come acquirenti rappresentati in queste occasioni da Giovanni Battista a Prato cittadino di Trento e Iohann Kötzer ("Iohannes Chezer") da Augsburg, e la comunità di Piné cedente rappresentata da ser Sandro fu Tomà da Sternigo regolano della montagna di Piné, Giovanni fu Christele da Vigo di Piné e Giacomo da Campolongo di Piné. Il contratto si articola nei seguenti capitoli:
- la comunità di Piné cede ai sopra nominati acquirenti un bosco costituito da diverse specie arboree, ovvero la facoltà di tagliarvi qualsiasi specie di alberi, sotto le condizioni più oltre specificate e nella porzione di monte qui di seguito descritta; il bosco si trova sul monte detto Costalta, confina a est con la comunità di Pergine (quindi da questa parte il confine coincide con quello della comunità), discendendo poi verso Piné ossia verso sera si arriva al confine con il territorio di Viarago; seguendo questo confine e dirigendosi a nord sul versante del monte rivolto verso Piné si arriva alla Valle del Roncolin e al piano della medesima, che segnano il confine occidentale della porzione boschiva ceduta; dalla sommità della Valle del Roncolin si discende nella valle sottostante solcata dal corso del torrente Regnana, seguendo certi termini che le parti contraenti hanno fatto segnare con croci su una pianta di peccio e in una di faggio poste in fondo alla Valle del Roncolin; di qui dirigendosi verso nord si arriva infine alla via che salendo porta da Piné al fondo della valle della Regnana sino ai prati di Leonardo "Zuliani" da Miola che si trovano in prossimità dei confini con quelli di Pergine sopra la Fersina;
- gli acquirenti hanno diritto di tagliare qualsiasi pianta entro il territorio boschivo a loro assegnato sopra descritto e confinato, alle seguenti condizioni:
- non viene posto alcun termine temporale entro il quale gli acquirenti debbano concludere le operazioni di taglio integrale del bosco, cosicché essi potranno far tagliare a loro piacimento con il solo vincolo della destinazione del legname tagliato ad uso esclusivo delle miniere, come legname da opera o da fuoco per farne carbone, esclusa ogni operazione commerciale di vendita del legname stesso;
- il personale ingaggiato per il taglio del legname potrà costruire dimore temporanee nel bosco dove opereranno, che però potranno rimanervi solo per il tempo di lavoro in bosco; gli animali da lavoro utilizzati per queste operazioni potranno pascolare liberamente sul territorio ceduto;
- gli acquirenti a Prato e Kötzer a nome come sopra devono versare alla comunità di Piné la somma di 30 ragnesi a 5 lire per ragnese a titolo di intratica, compresi i 10 pagati sul momento in contanti all'atto di stipula di questo contratto; inoltre, alla scadenza di San Michele di ogni anno in cui si procederà al taglio di legname, da opera come da carbone, gli acquirenti verseranno alla comunità di Piné a titolo di affitto la somma di 32 lire e mezza di Merano;
- si commina alla parte inosservante la sanzione di 100 ragnesi, da applicarsi per metà al fisco vescovile, qui rappresentato dal notaio Costede sottoscritto, metà alla parte osservante.

Testimoni all'atto: dottor Bernardo Nuvoloni da Mantova pretore in Trento, Filippo da Campo militare e Antonio fu Domenico Caminadei "familiaris" da Campitello di Mantova, entrambi al servizio del pretore Nuvoloni

Segno e sottoscrizione di Angelo fu Giovanni Costede, notaio di autorità apostolica e imperiale del collegio di Trento, cittadino di Trento, convalidante questo "instrumentum" esteso da uno "scriptor" di fiducia sulla base della scrittura matrice registrata nel proprio protocollo

Originale(*)
Lingua: latino
Strumenti di ricerca
"I manoscritti della Biblioteca comunale di Trento ordinati e descritti da Carlo Giuliani", Trento, 1880, ms. n. 2931 della Biblioteca comunale di Trento (BCTn, BCT1-2931), al numero di corda.
Note
(*) Unite all'originale su pergamena sono conservate due copie semplici del documento, redatte su due fascicoli cartacei, entrambe databili tra fine XVII e inizio XVIII secolo.
Soggetto produttore
Comunità di Piné
Persone
di Castellalto, Francesco (capitano della città di Trento)
Firmian, Giorgio (barone, capitano/"prefectus" della giurisdizione di Pergine)
Costede, Angelo fu Giovanni (notaio, fiscale vescovile)
Kötzer, Hans da Augsburg (imprenditore minerario in Pergine)
a Prato, Giovanni Battista di Giroldo (imprenditore minerario in Pergine)