Archivio Storico
Contesto gerarchico
Archivio parrocchiale decanale di Pergine (Canonica della parrocchia di Pergine Valsugana, Trento)
Compravendita
Tipologia
unità documentaria
Estremi cronologici
21 giugno 1585
Segnatura
XII. Miscellanea, A.bis Pergamene, n. 131
Consistenza
1 perg. 355 x 190 sul verso della membrana, in alto, nota di contenuto di mano del notaio Rusca rogatario ed estensore dell'atto, e la nota del compenso dovuto al notaio stesso, "pro notario libras 2 carentanos 6".
Descrizione
Lo spettabile "dominus" Peter Phitzer, "vicarius minerarum" di Pergine, vende a titolo di libero allodio allo spettabile "dominus" Martino "Blanchetus" "sindicus" della magnifica comunità di Pergine e qui agente a nome dell'ospedale di Santo Spirito di Pergine, un censo redimibile con canone annuo di affitto pari a due stari di siligine da versare alla scadenza annuale di San Michele, con la proprietà e il diretto dominio dei beni sui quali è costituito l'affitto, qui non specificati ed elencati nel documento di acquisizione di tali beni [da parte del sotto nominato Sigismondo Planchel] al quale si rinvia; tale affitto, un tempo posto in carico agli eredi del fu Pietro Morelli da Portolo, è ora a carico di Sigismondo Planchel dal monte di Frassilongo abitante a Portolo quale attuale possessore di quei beni, il quale d'ora in avanti lo verserà al massaro dell'ospedale di Santo Spirito. Il venditore Fitzer riceve dal sindaco Martino la somma di 12 ragnesi in ragione di 5 lire a ragnese, corrispondente al capitale del censo, somma che egli dichiara di aver ricevuto in integrale pagamento, versata materialmente a nome dell'Ospedale dagli eredi del fu Pietro Bret da Susà di Pergine a titolo di loro affrancazione dall'onere di un affitto perpetuale redimibile annuo di 4 stari di siligine che essi dovevano versare all'Ospedale, come da atto di liberazione rogato dal notaio Francesco Rusca sottoscritto in data 7 febbraio 1585.
Accanto alle clausole generali dei contratti di compravendita, è espressamente inserita la clausola con cui viene riservato al censuario Planchel il diritto di liberarsi in qualsiasi momento dall'onere di affitto, ricomprando e quindi estinguendo il censo nel momento in cui egli restituirà all'ospedale di Santo Spirito il capitale dei 12 ragnesi sopra indicato.
Testimoni all'atto: "dominus" Odorico Spon cittadino di Trento abitante a Pergine, e [.....] barbiere in Pergine.

Notaio: Francesco fu "nobilis dominus" Andrea Rusca da Pergine, notaio di autorità imperiale e cancelliere della giurisdizione di Pergine (SN)

Originale
Lingua: latino
Strumenti di ricerca
Pietro de Alessandrini, "Estratto delle pergamene spettanti al Comune e riguardanti oggetti non comunali, in ordine cronologico", in "Repertorio delle carte del Comune e Memorie", 1884, cc. 147r-[180v] (Archivio storico del Comune di Pergine Valsugana, Serie Inventari di Pietro de Alessandrini, IV, 250), al documento.
"Inventario dell'archivio parrocchiale decanale di Pergine Valsugana (1336-1987)", a cura di Cinzia Groff, Paola Petri Anderle, Paola Tavelli, Francesca Tecilla, Leo Toller, Pergine Valsugana, Comprensorio Alta Valsugana, 1987, dattiloscritto, pp. 95-107, elencazione, al n. di corda 131.
Persone
"Blanchetus", Martino (sindaco della comunità di Pergine)
Bret, Pietro da Susà
Faschung, Peter detto "Phitzer" (imprenditore minerario, ministro della Confraternita dei minatori di San Giacomo in Pergine)
Morelli, Pietro da Portolo
Planchel, Sigismondo da Frassilongo abitante a Portolo
Rusca, Francesco da Pergine (vicario generale della giurisdizione di Pergine)