Contesto gerarchico
Atti e carteggio degli affari della Comunità e del Comune di Pergine (Archivio Storico del Comune di Pergine Valsugana, Trento)
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Beneficio di Santa Barbara in Pergine
Fondazione e dotazione di beneficio ecclesiastico
"Assegnazione per il Beneficio Minerale di Santa Barbara eretto nella chiesa parochiale di Pergine" (sul bifoglio di coperta entro il quale sono raccolti due esemplari del documento, mano del sec. XIX)
Tipologia
fascicolo
Estremi cronologici
20 giugno 1521
Segnatura
Atti comunali, fasc. 765.1.1, n. 1
Consistenza
6
cc.
tre bifogli sciolti per sei carte non numerate.
Descrizione
I "cooperatores fraternitatis in mineris Perzini" provvedono a erigere nella chiesa parrocchiale di Santa Maria in Pergine un altare dedicato ai Santi Sebastiano e Rocco martiri e alle Sante Barbara e Caterina; fondano il relativo beneficio ecclesiastico e assegnano in dotazione del medesimo i sotto notati beni immobili e cespiti da affitto, tutti di proprietà del sodalizio. Agiscono a nome della Confraternita dei minatori il "dominus" Leonhard Fingerle nella sua veste di giudice minerario in Pergine, nonché Georg Hoffer e Leonhard Hochstrasser quali "sindici" e massari del sodalizio; questi tre designano Cristano fu Giacomo Peck(*) detto "dal Ponte" di Pergine al ruolo di procuratore e massaro dell'altare e del beneficio, con il mandato di ricevere i beni della dotazione dei quali godrà poi l'uso il sacerdote cappellano designato titolare del beneficio stesso; questi avrà per contro l'obbligo di celebrare in perpetuo una messa quotidiana al detto altare. Si specifica che questo atto di dotazione sortirà il suo pieno effetto esecutivo solo una volta che il vescovo di Feltre o il suo vicario generale in spirituale avranno formalmente conferito alla confraternita lo "ius præsentandi" e lo "ius patronatus" rispetto all'altare.
I beni della dotazione beneficiale sono i seguenti:
- l'abitazione "in domo dictæ fraternitatis cum camera, stuba, coquina, canipa et cum aliis commoditatibus" destinata a uso residenziale del sacerdote titolare del beneficio; un letto con due paia di lenzuola e due coperte;
- i terreni parte arativi con vigne, parte prativi, per un totale di sei stari di semente e due opere di segatore appartenenti alla contraternita, dai quali si ricavano in media annuale frutti materiali per un valore di 18 ragnesi;
- le rendite derivanti da sei affitti in natura (frumento e segale) pagati da diversi conduttori e costituiti su terreni posti a Susà, a Pergine in località "Zinevre", a Canale, a Casalino e presso il lago di Canzolino;
Si dispone inoltre che ogni "laborator in dictis mineris" e associato alla confraternita dovrà versare annualmente al massaro del beneficio la quota di 12 grossi; la somma ricavata sarà destinata al sostentamento del sacerdote cappellano celebrante all'altare della confraternita.
Infine, gli agenti a nome della confraternita consegnano al massaro Peck la somma di 212 ragnesi in contanti, in ragione di 5 lire per ragnese, con il mandato di investire l'intera somma in affitti e censi che costituiranno ulteriori proventi destinati all'altare e al sacerdote titolare del beneficio.
Testimoni all'atto: Giovanni fu Giorgio Crivelli da Castello Tesino, mastro Antonio fu Giacomo "del Preve" dal territorio di Bergamo, entrambi abitanti in Pergine, Michele fu Floriano da Susà di Pergine, "Fricius" fu Lazzaro "Fricii" dal monte di Castagné di Pergine.
Notaio: Francesco fu Vito "Pillonus" da Cles, notaio per autorità apostolica (LS)
Copia autentica non datata, collocabile poco dopo metà sec. XVIII, redatta da Francesco Antonio Alpruni di Pergine, notaio per autorità imperiale e cancelliere dell'Ufficio minerario di Pergine (SN), dell'originale conservato nell'archivio del vicario minerario ("in archivio minerali") di Pergine(**)
Lingua: latino
Note
(*) "Reck" nella copia autentica descritta in questa scheda, corretto in "Peck" sulla base della lezione offerta dal documento originale, per il quale si veda la nota successiva.
(**) Il notaio Francesco Antonio Alpruni fu cancelliere dell'Ufficio minerario di Pergine al servizio del vicario minerario Giuseppe Michele Gentili, in carica negli anni cinquanta del Settecento.
Nella stessa posizione archivistica e numero di inventario "Atti comunali, fasc. 765.1.1, n. 1", è conservata una copia semplice in versione italiana della copia autentica descritta in questa scheda. L'esemplare originale del documento è oggi conservato nell'Archivio parrocchiale di Pergine Valsugana, XII. Miscellanea, A.bis Pergamene, n. 65 (scheda descrittiva in questo database).
Persone
Alpruni, Francesco da Pergine (notaio di autorità imperiale)
Fingerle, Leonhard (giudice minerario in Pergine)
Hochstrasser, Leonhard (minatore in Pergine, "sindicus" e massaro della Confraternita dei minatori di Pergine)
Hoffer, Georg ("sindicus" e massaro della Confraternita dei minatori di Pergine)
Peck, Cristano fu Giacomo detto "dal Ponte" da Pergine (massaro del Beneficio di Santa Barbara)
Scutelli, Vigilio (giudice vicario della giurisdizione di Pergine)