Contesto gerarchico
Archivio Storico del Comune di Trento, Notarile (ex Pretorio)
Atti processuali
"Regulæ Madrani et De Avis et communitatis Pinetti" (titolo originale, in prima di coperta; replicato a c. 1r))
Tipologia
volume
Estremi cronologici
01 aprile 1731 - 06 settembre 1735
Segnatura
busta 464, fasc. 7091
Consistenza
165
cc.
fascicolo cucito, cartulazione originale 1-161 a penna sul recto in alto a destra, assente sulle quattro carte bianche interne e finali, legatura in cartone; in prima di coperta il titolo e la notazione "Ex actis cancellarii Francisci Iosephi Leporini Pergini" (notaio attuario della causa).
Descrizione
Il fascicolo processuale contiene gli atti della causa mossa dalla regola di Madrano agente contro Cristoforo di Michele Deavi ("de Avis /dei Avi") da Tressilla di Piné e la comunità di Piné, avente come oggetto il diritto di transito su una nuova strada di collegamento fra la zona a sud di Nogaré e il borgo di Pergine attraverso il territorio di Madrano; l'arteria era stata aperta pochi anni prima (circa l'anno 1725) su richiesta e per iniziativa di alcuni imprenditori minerari ("mineralisti") allo scopo di trasportare più rapidamente e agevolmente nei siti di lavorazione metallurgica posti alla periferia di Pergine il minerale estratto nelle loro miniere di Nogaré. La nuova strada si staccava poco sotto Nogaré da quella principale diretta verso Civezzano, passava poco a monte del lago di Madrano in località Pozza al piede del Dosso della Rocca, e si congiungeva alla vecchia strada posta più in basso rispetto alla nuova che passava per il centro di Madrano. La regola di Madrano contestava alle parti convenute il diritto di libero transito sulla nuova strada che, secondo la parte agente, era riservato agli imprenditori minerari parte attiva nella costruzione a seguito di acquisto, agli uomini della regola di Madrano e a quelli della regola di Nogaré. La causa fu trattata in prima istanza davanti al capitano del castello di Pergine, Vincenzo Consolati e al suo vice Francesco Rusca, poi davanti al consigliere aulico Giovanni Giacomo Sizzo giudice deputato, infine davanti al consigliere aulico di Trento Giuseppe Andrea Bomporti, giudice delegato dal Consiglio aulico e dal principe vescovo di Trento.
In questa scheda si presentano i dati di interesse offerti dalle prodotte, in particolare dalla sentenza emessa il 28 aprile 1728 dal capitano di Pergine Vincenzo Consolati (cc. 19r-21v), dalle posizioni di parte / risposte di controparte, dai capitoli di interrogatorio presentati dalle parti, dalla mappa rappresentante il territorio sul quale passavano la strada vecchia e quella nuova oggetto del contenzioso (c. 152r) corredata dalla "Breve descrizione del veduto ed osservato in occasione dell'accesso fatto su le due strade contenziose fra la regola di Madrano e Cristoforo dei Avi di Piné" (cc. 153r-154v).
- I primi tre atti datati 1, 3 e 8 aprile 1731, Pergine, nella residenza del vice capitano del castello di Pergine Francesco Rusca, danno conto del merito della vicenda giudiziaria. Il primo riguarda il sequestro, effettuato da due birri della curia perginese, di una coppia di buoi e carro ritrovati a transitare sulla strada nuova sopra descritta contro il tenore dei proclami emanati dalla regola di Madrano (prodotte 6 maggio 1728, 15 ottobre 1730, c. 8r-v), carro e buoi erano condotti dalla figlia di Cristoforo di Michele Deavi da Tressilla di Piné possessore di vigneti nella zona di Madrano; il secondo è la richiesta presentata dal Deavi di dissequestro di carro e buoi, posti in custodia giudiziaria nel castello di Pergine; il terzo è l'ordine emesso al capitano del castello Consolati e fatto intimare al regolano di Madrano di provvedere alla riconsegna al Deavi dei buoi, carro e utensili, dissequestrati (cc. 1r-2v).
- Il 9 luglio 1731 la regola di Madrano presentò in giudizio una prodotta con la sentenza emanata il 28 aprile 1728 dal capitano Consolati con cui era stata definita la controversia sorta fra la regola di Madrano parte agente contro la regola di Nogaré parte convenuta "per caosa et occasione della strada novamente fatta fabricare da' mineralisti nel sito communale della detta regola di Madrano in luogo detto alla Pozza sott' al Dos della Rocha": nella sentenza articolata in sei capitoli si ordinavano fra l'altro interventi di miglioria sulla strada stessa, si decretava il diritto di uso della strada anche da parte della regola di Nogaré dietro esborso alla regola di Madrano della somma una tantum di 50 fiorini, si determinavano le concorrenze di spesa per gli interventi di manutenzione, e si demandava alla regola di Madrano la facoltà di concedere di volta in volta la servitù della detta strada agli uomini di Piné (cc. 19r-21v).
- Il giorno 11 luglio 1731 la regola di Madrano presentò al giudice delegato consigliere Sizzo tre sue posizioni rispetto al proprio diritto di proprietà e di giurisdizione sulla strada nuova oggetto della controversia; la parte convenuta Deavi rispose che Madrano aveva ceduto quella strada sia alla regola di Nogaré sia agli imprenditori minerari nobile don Giuseppe Dal Monte e cointeressati, perdendo così ogni diritto di giurisdizione sulla strada stessa; la questione risiedeva nello stabilire se l'oggetto effettivo di quelle cessioni fosse la piena proprietà dell'arteria oppure il solo uso del suolo comunale sul quale essa insisteva (cc. 22r-28r).
- Il 26 settembre 1732 il dottor Michele Gentili di Pergine, procuratore della parte Deavi, presentò in giudizio un memoriale di parte composto da tre posizioni; la terza recita testualmente:
"Che detta strada nuova fu fatta et constituita a richiesta delli signori mineralisti Dal Monte e Giovanelli in tempo che questi avevano la loro miniera in Val ad effetto di condurre li materiali di quella qui alla loro fosina su alle roste di Pergine, essendo in tal' occasione stata fatta la misura minutamente di tutt' il terreno che veniva occupato con tal' strada nova, e del sodetto terreno fu sopra abondantemente pagata detta regola di Madrano in parte da detti mineralisti, ed in parte da quelli di Nogaré, com' appare in processo al fol. 21 da legersi a' testimoni, di modo che per li prezzi sodetti si può dire, avuto riguardo al fondo di sua natura sterile, assolutamente venduta ed allienata detta strada non ostante le riserve da loro fatte, et ut testes &c" (cc. 117r-118r; testo della terza posizione alle cc. 117v-118r).
- Alcuni testimoni di parte Deavi, tutti di Nogaré, dichiararono al cancelliere Leporini attuario del procedimento di non sapere se i "mineralisti" avessero o meno sborsato somme di denaro alla regola di Madrano per acquisire diritti sulla nuova strada, mentre erano certi che la regola di Nogaré aveva pagato i 50 fiorini stabiliti con la sentenza del 28 aprile 1728 (3-7 dicembre 1732, cc. 128r-135v).
- All'interno del fascicolo processuale è conservata una mappa del territorio di Madrano con il tracciato delle due strade, vecchia e nuova, corredata da una descrizione della stessa. La vista risulta essere effettuata dai pressi del villaggio di Seregnano sopra Civezzano, da ovest/ nord ovest verso est/sud est: vi sono disegnati il tracciato della strada vecchia e di quella nuova passante sopra il lago di Madrano "construtta come consta in processo, ed è cosa notoria, per maggiore commodità de' mineralisti ch' all'ora avevano le loro miniere dentro oltre Nogaré ad effetto di poter condurre con maggior facilità e brevità il minerale su la fosina delle roste sopra Pergine" (cc. 152r e 153r-154v).
Sottoscrizioni del notaio Francesco Giuseppe Leporini di Pergine attuario della causa, di Giacomo Andreatta notaio e cancelliere della comunità di Pergine e altri notai estensori di allegati e prodotte
Originale
Lingua: italiano, latino
Strumenti di ricerca
1) "NOTARC. Il notariato e gli antichi archivi giudiziari. Riordino, inventariazione e valorizzazione dell'Archivio Pretorio di Trento", Trento, 2013; inventario basato sulle segnature precedenti, consultabile al link Archivi Storici del Trentino - Scheda progetto dell'inventario (cultura.trentino.it)
2) Repertorio informatizzato del fondo archivistico presso l'Archivio Storico del Comune di Trento, redatto sulla base dei riordini successivi e relative nuove collocazioni/segnature archivistiche.
Soggetto produttore
Notaio Leporini, Francesco Giuseppe da Pergine (notaio della Giurisdizione di Pergine)
Persone
Dal Monte, don Giuseppe (imprenditore minerario)
Deavi, Cristoforo di Michele da Tressilla di Piné
Giovanelli (imprenditore minerario)
Leporini, Francesco Giuseppe da Pergine (notaio, vicecommissario di Pergine)