Contesto gerarchico
Atti dei notai, Giudizio di Pergine (Archivio di Stato di Trento)
Compravendita
"Emptio Beneficii altaris mineralis Perzini a me Andrea Leporino notario Perzini" (rubrica dell'atto, c. 39v)
Tipologia
unità documentaria
Estremi cronologici
16 novembre 1603
Segnatura
Notaio Andrea Leporini, busta II, protocolli 1603-1604, c. 39v
Consistenza
2
cc.
testo alle cc. 39v-40v del protocollo: registro, "Continua 1603 1604" (in I di coperta), cc. [I-XI] in fasc. con indice a rubrica alfabetica, 1-300 (numerazione originale a penna sul recto in alto a destra; 1-126 annata 1603, 127-300 annata 1604), [301] bianca, legatura in cartone; stato di conservazione discreto; in margine a c. 39v, la nota "extractum", di mano del notaio Leporini.
Descrizione
Il notaio Andrea Leporini sottoscritto vende "iure proprio" al reverendo "dominus" Giovanni "Volardus", altarista titolare del Beneficio di Santa Barbara eretto dalla Confraternita dei minatori nella chiesa parrocchiale di Pergine, agente e ricevente a nome del detto beneficio, presenti e autorizzanti il "dominus" Antonio "Carnessarius" vice vicario minerario in Pergine e Andrea Castlhueber da Canezza, massaro ("pruedermaister") e "consocius" della detta confraternita, un affitto con canone annuo di 5 stari di siligine costituito su un capitale di 30 ragnesi, con la proprietà e il diretto dominio dei beni sui quali è assicurato il detto affitto, come più precisamente appare da due documenti di costituzione dell'affitto in oggetto, qui prodotti, letti e consegnati all'altarista don Giovanni, ai quali si rinvia; l'onere di affitto è posto in carico a Giovanni Stranhauser da Canezza, che d'ora in avanti lo dovrà corrispondere al beneficio, fatto salvo il suo diritto di affrancarsene in qualsiasi momento.
Il prezzo di vendita corrisponde ai 30 ragnesi del capitale, che il notaio Leporini cedente dichiara di aver ricevuto in integrale pagamento da don Giovanni; il denaro versato dall'altarista proviene in parte dalla somma incassata dai Conci di Nogaré per l'affrancazione da un loro onere di affitto con atto rogato dal notaio Leporini in data di oggi, in parte da denaro proprio; ai 30 ragnesi della vendita sono aggiunte a carico dell'acquirente 6 lire e 8 crociferi a titolo di mercede spettante al notaio Leporini per la confezione dei due documenti di costituzione dell'affitto.
Testimoni presenti all'atto: Giovanni fu Giovanni Stelzer da Portolo di Pergine, Antonio fu Leonardo Vicentini da Viarago, ser Lazzaro fu Giacomo Lazzari da Ischia di Pergine.
Sottoscrizione del notaio Andrea Leporini rogatario
Registrazione in protocollo notarile
Lingua: latino
Strumenti di ricerca
Archivio di Stato di Trento, Indici nn. 41-42 di Sala studio.
Soggetto produttore
Notaio Leporini, Andrea di Orazio da Pergine
Persone
Carnessar, Antonio (vice vicario minerario in Pergine)
Castlhueber, Andree/Andrea da Canezza (imprenditore minerario, massaro della Confraternita dei minatori di Pergine)
Leporini, Andrea di Orazio da Pergine (notaio)
Volardi, don Giovanni (beneficiato di Santa Barbara nella pieve di Pergine)
Stranhauser, Giovanni da Canezza
Leporini, Andrea di Orazio da Pergine (notaio)