Contesto gerarchico
Archivio del Principato vescovile di Trento (Archivio di Stato di Trento)
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Libri copiali II Serie
Proclama
"Proclama per la miniera del vetriolo" (rubrica dell'atto, a c. 98r)
Tipologia
unità documentaria
Estremi cronologici
02 giugno 1759
Segnatura
vol. 34, c. 214r n. 295
Consistenza
3
cc.
testo alle cc. 98r-99r (numerazione a lapis) n. 181 di repertorio dell'unità in registro: corrispondenza
spedita dalla cancelleria aulica di Trento, annata 1759, cc. 209 complessive.
Descrizione
Allo scopo di assicurare al concessionario della miniera del vetriolo [sul Monte Fronte di Levico] la necessaria continua fornitura di legname da opera e legna da ardere, il principe vescovo di Trento, Francesco Felice Alberti d'Enno, vieta con suo proclama a qualunque privato possessore di boschi situati in prossimità della miniera stessa di procedere alla libera vendita dei propri boschi se prima non avrà proposto l'acquisto dei boschi stessi a Domenico Dorna, attuale titolare concessionario della miniera, il quale gode in questi casi del diritto di prelazione nell'acquisto; Dorna deve comunicare la propria decisione nel termine di 15 giorni dalla data dell'offerta; nel caso decidesse di procedere all'acquisto, dovrà essere preferito allo stesso prezzo a qualsiasi altro acquirente concorrente, sotto pena di 100 talleri per ognuno e ogni volta, da applicarsi per intero al fisco vescovile; trascorso il termine dei 15 giorni, in mancanza di comunicazione da parte del concessionario della miniera, si potrà procedere alla libera vendita del bosco senza alcun ulteriore vincolo. Per quanto concerne i boschi indivisi di diritto e uso collettivo posti in prossimità della miniera, nei quali la comunità e la sua regola possono eventualmente vendere il taglio di legnami a vantaggio pubblico, il principe vescovo vieta di procedere in ogni caso a tale vendita senza prima aver richiesto e ottenuto il placet della superiore autorità. Il principe vescovo ordina la pubblicazione del proclama per affissione di copie "ove il bisogno lo ricchiedi".(*)
Copia di cancelleria
Lingua: italiano
Strumenti di ricerca
Archivio di Stato di Trento, Sala studio, Indice n. 25, Repertorio dei Libri copiali II Serie ("Repertorium der trientner fürstbischöflichen politischen Akten vom Jahre 1732 bis 1797", Trento, 1839).
Note
(*) Applicando il tenore dispositivo di questo proclama, con lettera datata ancora al 2 giugno 1759, il principe vescovo di Trento, Francesco Felice Alberti d'Enno, ordinava al commissario di Levico, dottor Giovanni Andrea Libardi, di procedere all'annullamento del contratto di compravendita, avente come oggetto un bosco privato, stipulato fra i fratelli Moschen di Levico cedenti e un carbonaio locale acquirente; motivava questa decisione con rilevare che il bosco in questione si trovava in prossimità della miniera di vetriolo condotta in concessione da Domenico Dorna e che in questi casi il concessionario della miniera godeva del diritto di prelazione nell'acquisto; il commissario Libardi doveva perciò convocare i fratelli Moschen e ordinare loro di commutare a favore di Domenico Dorna la vendita già effettuata al carbonaio, al quale sarebbe stato restituito quanto egli aveva già pagato ((stesso fondo, stessa serie, stesso vol. 36, n. 144 di repetorio, cc. 97r-v della numerazione a lapis; copia di cancelleria).
Persone
Alberti d'Enno, Francesco Felice (principe vescovo di Trento)
Dorna, Florido Domenico (concessionario di miniera)