Contesto gerarchico
Archivio della Comunità di Pergine (Archivio Storico del Comune di Pergine Valsugana, Trento)
Compravendita. Supplica con rescritto
"Instromento della vendita delle piante del Selvoto fatta a Christan de Gasperi l'anno 1756 li 31 del mese di agosto" (titolo originale dell'atto di compravendita, in prima di coperta del fascicolo) "Umilissima suplica della comunità di Pergine per il benigno placet per il taglio di 900 piante nel Selvoto" (sul verso del bifoglio di supplica)
Tipologia
fascicolo
Estremi cronologici
31 agosto 1756 - 15 aprile 1757
Segnatura
Atti P. de Alessandrini, III, 203
Consistenza
10
cc.
unità composta da un bifoglio sciolto (supplica con rescritto) e quattro bifogli cuciti a filo, dieci carte complessive non numerate, legatura in cartoncino.
Descrizione
1) Il 31 agosto 1756, nell' "Officio minerale di Pergine", davanti a Giovanni Battista Gentili vicario minerario e supremo delle selve di Pergine, compaiono il dottor Nicolò Cerra, Giacomo Valentino Mariotti e il notaio Silli sottoscritto specialmente deputati dalla comunità di Pergine all'esecuzione del presente atto di vendita, come da decreto registrato e qui esibito, presenti anche i capi di quartiere della comunità stessa; agendo a nome di quest'ultima, essi vendono a Cristano Degasperi di Lavarone 900 piante complessive di abete bianco e rosso ("pezzo") da tagliarsi nel bosco comunale del Selvot, e più precisamente nelle due porzioni dello stesso restringendo sin dove possibile il taglio nella parte superiore verso il confine con la comunità di Levico; il prezzo convenuto è di 7 troni per pianta per una somma complessiva di 1.400 ragnesi da 4,5 troni l'uno.
Oltre le clausole generali di garanzia per i diritti delle parti contraenti, sono stabilite le seguenti condizioni speciali:
1. le operazioni di taglio dovranno iniziare il primo maggio dell'anno venturo 1757 ed essere completate al primo maggio del 1759;
2. l'acquirente Degasperi dovrà versare l'importo complessivo dei 1.400 ragnesi direttamente nelle mani dei creditori della comunità, in ragione delle rispettive somme di spettanza, corrispondendo inoltre loro il rispettivo interesse legale annuo del 5% calcolato dal primo maggio 1757 sino alla completa affrancazione del debito della comunità transitato in carico a Degasperi;
3. Degasperi dovrà presentare idonee garanzie ("sigurtà") rispetto al pagamento sia della somma totale dei 1.400 ragnesi, sia degli interessi;
4. per l'avvallamento dei tronchi tagliati Degasperi dovrà mettere in opera i necessari "ponti" lungo la valle, e lasciarli poi a disposizione per il futuro uso che ne faranno i vicini della comunità che taglieranno altre piante in quel bosco; gli uomini addetti alle operazioni di condotta del legname per conto del compratore dovranno fare quelle "condotte" al puro costo "a cui soccomberà la stessa comunità";
5. per il trasporto delle bore dalla località Asizzi fino al lago di Levico, come intende fare per poi esportarli in Italia, il compratore dovrà avvallersi dei carrettieri del "ruotolo" di Pergine, al giusto prezzo di remunerazione;
6. dazi e spese di tradotte sono interamente a carico del compratore;
7. il legname di scarto e cascami, come pali, rame e "dase", rimarrà nel bosco a disposizione della comunità, eccetto i cimali e gli eventuali legni "palanchi" che venissero abbattuti durante le operazioni di taglio, che spettano al compratore; sarà però cura e dovere del compratore stesso causare il minor danno possibile al resto delle piante non abbattute;
8. il compratore farà celebrare a sue spese dai padri francescani del convento di Pergine una messa in canto e quattro messe basse in suffragio delle anime dei defunti;
9. ogni pianta abbattuta sarà conteggiata come unità, a meno che tutta la bora non sia guasta o rovinata.
Il vicario minerario Gentili conferma l'atto di vendita interponendovi il proprio decreto giudiziale, sempre salvo e riservato il placet della Camera principesca vescovile.(*)
Testimoni all'atto: i padri francescani Norberto da Fiavé guardiano e Marino da Mori del convento dei Minori Osservanti Riformati di Pergine.
Originale
Segno e sottoscrizione di Giovanni Silli di Pergine, notaio di autorità imperiale, rogatario dell'atto,convalidante il presente esemplare redatto da uno scrivano di sua fiducia sulla base della scrittura originale registrata nel protocollo del notaio Silli stesso
Lingua: italiano
2) Tramite il "sindico" e i suoi rappresentanti, la comunità di Pergine presenta supplica [al coadiutore vescovile e amministratore plenipotenziario di Trento, Francesco Felice Alberti d'Enno], facendo presente che nello scorso mese di settembre, al fine di estinguere alcuni suoi debiti, aveva deliberato di vendere il taglio di 900 piante poste nella porzione superiore del bosco del Selvot di sua spettanza, piante che da qualche tempo a questa parte inaridivano e seccavano in piedi, come del resto aveva constatato il vicario minerario [Gentili]; il compratore [Degasperi di Lavarone] intendeva far tagliare quelle 900 piante e venderle poi in Italia, poste a suo carico anche le spese del dazio di Levico spettante alla Camera principesca vescovile di Trento; la comunità chiede ora che venga accordato il placet di superiore conferma della vendita.
Con rescritto segnato in data 15 aprile 1757 da Filippo Manci, segretario latino della cancelleria aulica di Trento, si accorda il placet richiesto fermo restando l'obbligo del pagamento del sopra citato dazio alla stazione di Levico.
Originale
Sottoscrizione dell'estensore del rescritto, Filippo Manci, segretario latino della cancelleria aulica di Trento
Lingua: italiano, latino
Strumenti di ricerca
Pietro de Alessandrini, "Catalogo ed indice dei documenti antichi esistenti nell'Archivio Comunale di Pergine", circa 1878 (Archivio storico del Comune di Pergine Valsugana, Serie Inventari di Pietro de Alessandrini, n. 604).
Note
(*) Il placet di conferma da parte della superiore autorità dell'atto di compravendita fu richiesto con la supplica descritta qui di seguito, accolta.
Persone
Alberti d'Enno, Francesco Felice (principe vescovo di Trento)
Degasperi, Cristano da Lavarone
Gentili, Giovanni Battista (vicario minerario di Pergine)
Manci, Filippo (segretario italiano/latino della cancelleria principesca vescovile di Trento)
Silli, Giovanni da Pergine (notaio)