Archivio Storico
Contesto gerarchico
Distretto giudiziario di Pergine (1817-1947) (Archivio Provinciale di Trento) \ Libri di archiviazione del Giudizio di Pergine (1817-1914)
Vendita dell'immobile sede del Giudizio distrettuale già "Casa minerale" di Pergine
il titolo moderno indicato si riferisce al documento principale contenuto nel fascicolo (atto di vendita, 11 febbraio 1840), nel quale sono conservati gli atti accessori antecedenti di preparazione e quelli successivi di conferma / archiviazione.
Tipologia
fascicolo
Estremi cronologici
11 novembre 1838 - 16 agosto 1840
Segnatura
Libri di archiviazione, Giudizio di Pergine, anno 1840, vol, 89, n. 252
Consistenza
19 cc. in fascicolo, non numerate, comprese le 6 a stampa del "Foglio d'annunzi del Privilegiato Messaggiere Tirolese" di Rovereto.
Descrizione
Si restituisce un sommario in ordine cronologico della documentazione conservata nel fascicolo.
Con decreto n. 26183 del 21 novembre 1838, il Gubernium per il Tirolo e Vorarlberg in Innsbruck approva il progetto presentato dal giudice distrettuale di Pergine, Carlo Clementi, di alienare l'immobile sito in Pergine nella Contrada del Marcadèl di ragione erariale, sede del Giudizio distrettuale di Pergine (spostato a ottobre 1839 nella sua nuova sede di casa Wolkenstein) e ordina l'avvio della procedura di cessione tramite pubblico incanto.
Il giorno 8 ottobre 1839 il giudice distrettuale Clementi emana l'avviso d'asta e lo fa pubblicare sul "Foglio d'annunzi del Privilegiato Messaggiere Tirolese" di Rovereto; l'avviso esce il 18 ottobre 1839 sotto il titolo "Incanto per la vendita della casa erariale posta nel borgo di Pergine nella Contrada del Mercatello al civico n° 189, la quale servì fin'ora di residenza a questo Giudizio". Nel capitolato si informa che l'asta si terrà il 6 novembre 1839 nella cancelleria giudiziale di Pergine; il prezzo base d'asta è fissato in 3.440 fiorini valuta di Vienna; si specifica (capo 5) che "il possesso della casa viene abbandonato col 1 ottobre 1839".
Il 6 novembre 1839, nella cancelleria del Giudizio distrettuale di Pergine, si svolge l'asta pubblica; dopo l'esito nullo della mattinata, in serata Giovanni Battista Decarli offre 3.000 fiorini: l'offerta non è accettata. Il 9 novembre 1839, il dottor Giovanni Dallarosa offre i 3.440 fiorini base d'asta, accetta il capitolato, ma si riserva di ritirare questa sua offerta qualora si passasse a successivo incanto; il tutto viene registrato a protocollo.
Con decreto n. 51491 del 17 dicembre 1839, la Camera aulica di Vienna approva la procedura e ordina la spedizione della pratica. Con decreto n. 115 del 6 gennaio 1840, il Gubernium di Innsbruck approva il contratto preliminare stabilito con Giovanni Dallarosa e ordina agli uffici di Trento e Pergine di passare alla formalizzazione dell'atto.
Il giorno 11 febbraio 1840, nella cancelleria del Giudizio distrettuale davanti al giudice distrettuale Clementi, viene concluso e formalizzato il contratto di vendita nei seguenti termini:
visto il decreto di approvazione della Camera aulica di Vienna 17.12.1839 n. 51491 della vendita al dottor Giovanni Dallarosa "della casa erariale che fin qui serviva di residenza a questo Giudizio", visto il decreto del Gubernium di Innsbruck 06.01.1840 n. 155, si procede a redigere l'atto di cessione, "salva la superiore approvazione";
1. L'imperiale regio Erario vende al signor Giovanni fu Francesco Dallarosa di Pergine "la seguente casa la qual finora serviva di residenza giudiziale di questo imperiale regio Giudizio, cioè la casa posta nel borgo di Pergine sulla Contrada del Marcadello portante il numero cattastrale 517 ed avente attualmente il numero civico 189, confinante a mattina e 1/2dì la casa e il cortile del signor dottor Giuseppe Grandi, a sera il cortile e la casetta del minore Giacomo fu Giuseppe Giongo , ed a settentrione la Contrada del Marcadello".(*)
2. L'immobile viene venduto con tutti i diritti e ragioni di pertinenza, ad eccezione di quelli sin qui goduti quale casa pubblica erariale decaduti una volta passato l'immobile in proprietà privata e quindi mutato il suo status giuridico.
3. Il possesso erariale pubblico dell'immobile viene dichiarato formalmente abbandonato e cessato al primo ottobre 1839.
4. Il prezzo di acquisto ammonta a 3.440 fiorini come da offerta e contratto preliminare approvati in precedenza, da pagare metà ossia 1.720 fiorini all'atto di superiore approvazione di questo contratto, metà in cinque rate di un quinto ciascuna della detta metà all'interesse annuo del 5% per il tempo calcolato a partire dalla data del primo ottobre 1839 sopra indicata.
5. L'immobile resta gravato di ipoteca a favore erariale fino al completo pagamento della somma di cui al punto 4.
Gli atti successivi datati dal 15 marzo al 16 agosto 1840 si riferiscono alle procedure di conferma da parte del Gubernium di Innsbruck e di archiviazione presso il Giudizio distrettuale di Pergine, con intervento del Capitanato circolare di Trento, tramite delle comunicazioni e passaggio degli atti fra le autorità di Innsbruck e il Giudizio di Pergine.

Lingua: italiano, tedesco
Strumenti di ricerca
Archivio Provinciale di Trento, Indici e repertori cartacei e informatizzati dei Libri di archiviazione suddivisi per Giudizio distrettuale produttore.
Libri di archiviazione. Inventario (1817-1952), a cura di Nicola Zini, Provincia autonoma di Trento. Soprintendenza per i beni librari e archivistici. Ufficio archivio provinciale, 2010, pp. 448-468 per il Distretto giudiziario di Pergine (fondo) comprendente la serie rispettiva dei Libri di archiviazione.
Note
Nelle Mappe catastali e di campagna asburgiche 1855-1856 l'immobile oggetto di questo contratto di compravendita è segnato con il numero civico 189 (in rosso), con il vecchio numero catastale 571 (depennato) e il nuovo 195 (entrambi in nero): questi elementi consentono di localizzare con precisione l'edificio posto nella Contrada del Marcadèl, alias "Contrada Tedesca" ("Contrada del Cantone" nelle mappe sopra nominate), e per conseguenza di identificare la posizione della sede dell'antico Ufficio minerale perginese fino a inizio Ottocento, poi sede del locale Giudizio distrettuale fino al 1839.
Si forniscono qui gli elementi essenziali del contesto storico a conclusione del quale si colloca l'atto di vendita descritto in questa scheda.
Con lettera 29 maggio 1822 l'imperiale regia "provisoria cancellaria del censo" di Pergine, in evasione della richiesta pervenuta da parte dell'imperiale regia Amministrazione camerale di Trento del 20.05.1822, inviava il "Prospetto delle residenze rusticali appartenenti all'imperiale regio Erario ed esistenti nel circondario della cancellaria censuaria di Pergine" dedotto dai "libri di trasporto censuario esistenti in questa cancellaria". Nell'elenco compaiono il castello di Pergine (che nel 1826 sarebbe stato restituito alla Mensa vescovile di Trento), immobili e terreni posti a Pergine e circondario, i laghi di Madrano, Canzolino, Costa e Pudro, il "lago di San Cristoforo" (di Caldonazzo), e "la Casa vicariale minerale", n. catastale 517 con annotazione "Apparteneva all'Ufficio minerale di Pergine" (Archivio di Stato di Trento, archivio del Principato vescovile di Trento, Atti trentini, Appendice I "Camera principesca vescovile", busta 151, fascicolo 4 "Akten der fürstbischoflichen Kammer (1612-1826)", pp. 111-113).
Negli anni venti dell'Ottocento l'ex sede dell'Ufficio minerale di Pergine fu ceduta dalla Direzione montanistica provinciale di Hall all'Erario imperiale austriaco, che la destinò a sede del locale Giudizio distrettuale. Nel 1834-35 il giudice distrettuale di Pergine, Iohann von Isser zu Gaudententhurm, prospettò lo spostamento dell'ufficio distrettuale dalla vecchia sede, ormai inadatta, ad una nuova (si veda in questo data-base la scheda documentaria collegata al fondo Capitanato circolare di Trento I, 1814-1849). Il progetto fu avviato e portato a termine dal giudice Carlo Clementi, suo successore in carica: l'immobile ex "Casa minerale" fu ceduto, gli uffici giudiziari furono trasferiti nella nuova sede della poco distante casa Wolkenstein (poi sede della Pretura di Pergine dal 1923 al 1989).
Persone
Dallarosa, Giovanni fu Francesco da Pergine (dottor)
Clementi, Carlo (giudice distrettuale in Pergine, sec. XIX terzo quarto)
Dallabona, Giuseppe (aggiunto/sostituto giudice distrettuale in Pergine, sec. XIX terzo quarto)
von Isser zu Gaudententhurm, Iohann (giudice distrettuale in Pergine, 1834-35)