Contesto gerarchico
Atti dei notai, Giudizio di Pergine (Archivio di Stato di Trento)
Investitura di concessione mineraria
"Investitura concessa dall'Officio minerale di Pergine al nobile signor Francesco Gottardelli da Mori e al signor Giacomo Diedi d'Ampezzo in solidum di due miniere situate nel territorio d'Ampezzo, una di piombo e d'argento, e l'altra di rame" (rubrica dell'atto, c. 3r)
Tipologia
unità documentaria
Estremi cronologici
14 gennaio 1721
Segnatura
Notaio Giuseppe Antonio Todeschini, busta II, protocollo 1721, c. 3r
Consistenza
2
cc.
testo alle cc. 3r-4v del protocollo 1721: registro, cc. I, 1-77 numerate in originale, c. II con indice alfabetico, legatura in cartoncino; in I di coperta il titolo "Continua mei Josephi Antonii Thodeschini notarii Pergini de anno 1721", replicato a c. I; al margine sinistro di c. 3r la nota "extractum".
Descrizione
Pietro Andrea Eccher "ab Echo", vicario minerale di Pergine e supremo delle selve in nome dell'imperatore Carlo VI d'Asburgo come conte del Tirolo, investe in forma esclusiva a titolo di locazione perpetua da rinnovarsi ad ogni mutazione dei due sopra nominati sovrani, fatta salva la ratifica del presente atto da parte della Camera dell'Austria Superiore in Innsbruck, il nobile signor Francesco Gottardelli da Mori e il signor Giacomo Diedi da Ampezzo riceventi in solido di due miniere situate nel territorio di Ampezzo e così precisamente descritte:
"d'una miniera dinotante piombo" in Ampezzo nella località denominata "sul Chiostego", vi confina a mattina il comune di "San Guido" (San Vito), a mezzogiorno il comune di Selva di Cadore, a sera il comune di Livinallongo(*), a settentrione il territorio del villaggio di Ampezzo;
"item d'un altra miniera dinotante rame" in Ampezzo sopra il villaggio di Campo di Sotto [oggi frazione del comune di Cortina d'Ampezzo; ndt] sopra il mulino, vi confinano a mattina i confini del villaggio di "Saletta", a mezzogiorno "il Becho", a sera il territorio di Livinallongo(*), a settentrione ancora il territorio del villaggio di Ampezzo;
"e così per due miglia di circuito intorno per cadaun confine" di entrambe le miniere.
I concessionari Gottardelli e Diedi potranno attivare la miniera a loro piacimento quali titolari esclusivi, vietato l'intervento di altre persone non espressamente autorizzate da loro stessi; i concessionari si impegnano a osservare le costituzioni minerali vigenti e i seguenti capitoli:
1. dovranno riconoscere come padrone del diretto dominio della miniera il conte del Tirolo;
2. "ad ogni collo da farsi" dovranno preventivamente avvisare il vicario minerale di Pergine, il quale interverrà alle operazioni e riscuoterà le decime dovute sul minerale estratto e sui metalli prodotti, da pagarsi ogni anno;
3. i lavori nella miniera dovranno essere avviati e proseguire per almeno un mese all'anno, pena la perdita della concessione;
4. a ogni cambio di conte del Tirolo i concessionari dovranno provvedere a ottenere il rinnovo dell'investitura;
5. è loro vietato affittare a qualsiasi persona la miniera senza l'espresso consenso dell'Ufficio minerale di Pergine, sotto la medesima pena della perdita della miniera stessa;
6. dovranno osservare le prescrizioni previste dalla normativa mineraria vigente, sotto la pena di cui sopra.
Testimoni all'atto: nobile Pietro Silli e Cristoforo Sagher, entrambi da Pergine,
Sottoscrizione del notaio Giuseppe Antonio Todeschini rogatario dell'atto
Registrazione in protocollo notarile
Lingua: italiano
Strumenti di ricerca
Archivio di Stato di Trento, Indici nn. 41-42 di Sala studio; indice alfabetico in fondo al protocollo
Note
(*) In due punti del documento è scritto "Vignal longo" (sic), probabilmente per "Livinallongo".
Soggetto produttore
Notaio Todeschini, Giuseppe Antonio di Giovanni Domenico da Pergine (notaio della Giurisdizione di Pergine)
Persone
Eccher, Pietro Andrea di Evangelista da Caldonazzo (vicario minerario in Pergine)
Diedi, Giacomo da Ampezzo
Gottardelli, Francesco da Mori (nobile)