Archivio Storico
Contesto gerarchico
Atti dei notai, Giudizio di Pergine (Archivio di Stato di Trento)
Ratifica di contratto. Permesso di alienazione
"Ratificatione del nobile signor Carlo Corobiolo cittadino di Verona fattagli dal reverendo signor d(omino) Domenico Prudel e magnifico Biasio suo padre mediante il deposito fatto da detto signor Corobiolo del prezzo del molino e luoghi adherenti acquistati da detti m(agnifici) d(omini) Prudeli a Rivo di Valle" (rubrica dell'atto)
Tipologia
fascicolo
Estremi cronologici
13 agosto 1677 - 21 agosto 1677
Segnatura
Notaio Antonio Refatti, busta III, protocollo 1677, doc. di data
Consistenza
5 cc. fascicolo di due bifogli (rogito Antonio Refatti 21 agosto 1677) e un foglio inserto ai due precedenti (documento 13 agosto 1677 della cancelleria vescovile di Feltre), cc. n.n. contenuto nel volume di atti sciolti n.n. anno 1677 raccolti entro coperta di cartoncino; in margine sinistro della carta iniziale la nota "extractum pro parte Corobiola".
Descrizione
1) Il vescovo di Feltre, Bartolomeo Gera, accoglie la supplica presentata da don Domenico Prudel, sacerdote titolare del Beneficio Fontanari fondato nella chiesa di San Giorgio di Serso, filiale dell'arcipretura di Pergine, di vendere un mulino posto nelle pertinenze di Serso con annesso fondo a prato e bosco, beni appartenenti in proprietà al suddetto ente beneficiale, del valore di 750 ragnesi c una rendita annua di circa 25 ragnesi; l'acquirente è il signor Carlo Corobiolo cittadino di Verona, il quale intende convertire il mulino in un apparato di fucina "pro purgandis mineralibus quę illuc excavantur"; don Prudel si impegna a impiegare la somma di 800 ragnesi complessivi che Corobioli è disposto a versare per acquisire al patrimonio del Beneficio altri fondi fruttiferi posti nella campagna di Serso, dai quali percepirà una rendita calcolata in 56 ragnesi. Il vescovo di Feltre ordina che la somma in questione sia materialmente versata a don Giovanni Battista Guglielmi di Pergine designato al ruolo di depositario; agli atti di investitura aventi come oggetto i nuovi fondi come sopra acquisiti dovrà intervenire don Guglielmi, personalmente o tramite suo legittimo procuratore, a nome del vescovo di Feltre come superiore autorità.

Sottoscrizione e sigillo del vescovo di Feltre Bartolomeo Gera; sottoscrizione di Francesco Tambosi "coadiutor" della curia vescovile di Feltre
Originale di cancelleria vescovile
Lingua: latino


2) Si espone che il reverendo don Domenico Prudel, titolare del Beneficio fondato dal fu signor tenente Odorico Fontanari nella chiesa di San Giorgio di Serso, agendo con il consenso di suo padre Biagio Prudel aveva venduto al signor Carlo Corobioli di Verona un mulino con prato, orto e bosco annessi posto a Serso in località Rivo di Valle ("Rivo de Val")(*) al prezzo di 800 ragnesi, che l'acquirente avrebbe versato al venditore una volta che quest'ultimo avesse ottenuto dall'Ordinario di Feltre il permesso di procedere alla vendita e nei termini previsti dal contratto di alienazione, come più precisamente appare dal documento rogato dal notaio Vincenzo Pedrotti di Trento in data 13 luglio 1677: questo a motivo del fatto che il fondo apparteneva in proprietà e dominio diretto al sopra citato Beneficio Fontanari. Dato che don Prudel aveva ottenuto dal vescovo di Feltre inl data 13 agosto 1677 il permesso necessario come appare dal documento unito a questo rogito, ora egli richiede che Corobioli onori i suoi impegni di acquirente: don Prudel e suo padre Biagio ratificano il contratto preliminare stabilito con Corobioli impegnandosi a osservarne i termini specificati nel sopra citato rogito Pedrotti; per contro l'acquirente Corobioli versa a don Giovanni Battista Guglielmi come depositario autorizzato e a ciò deputato dal vescovo di Feltre la somma di 750 ragnesi del valore di 4,5 troni l'uno a saldo e compiuto pagamento dei sopra citati beni acquisiti, avendo già versato in precedenza 50 ragnesi; il prezzo degli 800 ragnesi totali sarà impiegato per acquisire al patrimonio del Beneficio Fontanari altri fondi, le rendite dei quali saranno destinate a utile del sacerdote titolare del Beneficio.(**)
Testimoni all'atto: dottor Andrea Malfatti vicario minerale di Pergine, Andrea Zampedri da Pergine.

Sottoscrizione del notaio Antonio Refatti rogatario dell'atto
Registrazione in protocollo notarile (rogito Refatti)
Lingua: italiano
Strumenti di ricerca
Archivio di Stato di Trento, Indici nn. 41-42 di Sala studio
Indice originale n. 206/1 (separato dai protocolli) degli atti del notaio Antonio Refatti
Note
(*) Sito già di mulino, poi di miniera di ferro e annesso forno fusorio.
(**) Con documento del 26 agosto 1677, Pergine (rogito Antonio Refatti, stessa posizione archivistica) don Domenico Prudel, impiegando il ricavato della vendita fatta il 21 corrente agosto, comprò da Domenica nata Fontanari moglie di Antonio Vettorazzo da Levico alcuni beni posti nelle pertinenze di Serso, che essa aveva ricevuto in eredità dal defunto suo fratello tenente Odorico Fontanari, per il prezzo di 750 ragnesi.
Soggetto produttore
Notaio Refatti, Antonio di Nicolò da Viarago di Pergine (notaio della Giurisdizione di Pergine)
Persone
Corobioli, Carlo da Verona
Gera, Bartolomeo (vescovo di Feltre)
Guglielmi, don Giovanni Battista da Pergine
Prudel, don Domenico di Biagio da Costasavina di Pergine