Contesto gerarchico
Archivio dei baroni a Prato di Segonzano (Archivio Provinciale di Trento)
Estratti da libro giornale di Giovanni Battista di Giroldo a Prato
Tipologia
registro
Estremi cronologici
17 dicembre 1541 - 05 agosto 1543
Segnatura
subfondo "Giovanni Battista di Giroldo a Prato", serie Libri giornali, n. 1108 di inventario
Consistenza
270
cc.
Descrizione
Il libro giornale preso in esame in questa scheda contiene numerosi dati puntuali relativi all'attività della "Compagnia dele minere" di Lavìs e ai rapporti di questa con Giovanni Battista a Prato.
Sono citati i soci della compagnia: Tommaso Cazuffi/Cazzuffi di Trento cognato di Giovanni Battista, Sigmund/Simon Holl di Bolzano, Osvaldo Savoier; inoltre, Peter Fizer fattore a Prato in Pergine anche in relazione all'attività mineraria.
Sono nominate le maestranze impiegate negli impianti di trattazione del minerale ("coladori / smelzeri", fattori e inservienti), i minatori ("canopi") operanti nelle miniere di Faedo, Lavìs e di Pergine dalle quali veniva estratto il minerale conferito in quel periodo agli impianti di Lavìs, i carbonai che producevano il carbone necessario al funzionamento degli impianti stessi, i cavallari e carrettieri addetti al trasporto del minerale e del carbone:
- Giovanni Battista a Prato versa per conto della "Compagnia delle minere" di Lavìs 12 lire "a trei caradori da Lavìs lire 12 per haver conduto vintiuno star de vena" da Pergine a Lavìs (24 febbraio 1542; n. 1108, c. 31r);
- tre carrettieri ricevono altre 12 lire "per andare a condure trei carri de vena da Perzine a Lavìs, videlicet doi de vena et uno de orbeth" (19 marzo 1542; n. 1108, c. 39r);
- "Sigmund Pfenig fator" e il mastro "colador che cola in la fosina" di Lavìs ricevono 10 lire (26 marzo 1542; n. 1108. c. 41r);
- "Nicolò Walschbewer de Lavìs" riceve 22 lire "per sue mercede de haver condutta vena alla fosina et legna" (2 aprile 1542; n. 1108, c. 43r);
- Giovanni Battista a Prato paga per conto della "Compagnia dele minere" 25 lire complessive a "Valter smelzer" e a "Sigmund Pfenig fator" alla fucina di Lavìs (7 aprile 1542; n. 1108, c. 44v);
- "Pero dalla Valdabon" (Val di Bono) "charbonar al Faiè" (Faedo) riceve da Peter Fizer fattore a Prato in Pergine 14 lire e 8 grossi per le sue opere (15 aprile 1542; n. 1108, c. 46v);
- il fattore a Prato che gestisce la "caneva de Metz" (Mezzolombardo) paga a "Zuan Banal cavalaro a Lavìs che conduse lo carbon per le minere" la mercede di carriaggio con una orna e mezzo e due stari di "vino ceresolo" (15 aprile 1542; n. 1108, c. 47r);
- la Compagnia delle miniere deve 20 lire a Wolfgang Fellenstain fattore alle fucine di Lavìs "per lo spender de la fosina" (6 maggio 1542; n. 1108, c. 52v);
- la Compagnia delle miniere deve a "Wilhelm Holltzlehner lavorador alle fosine a Lavìs" 3 lire e 2 grossi (18 maggio 1542; n. 1108, c. 57r);
- "Martin Visentino che chura la vena alle minere" di Lavìs riceve due staia di segale dal gestore del fondaco di Giovanni Battista a Prato in San Michele all'Adige (5 giugno 1542; n. 1108, c. 63r);
- Peter Fizer fattore a Prato in Pergine versa 25 lire e un grosso a "Hons Cimbermon collador a Laviss" (30 giugno 1542; n. 1108, c. 71r);
- Giovanni Battista a Prato versa a nome della"Compagnia dele minere de Lavìs" 7 lire e 6 grossi "al factore dele minere per dare al vicario di quelle" (giudice minerario di Pergine) "per haver pesato lo argento, videlicet per rata parte de sua signoria" (14 luglio 1542; n. 1108, c. 77r);
- Wofgang Fellenstain, fattore alle fucine di Lavìs, riceve da Giovanni Battista a Prato 2 lire destinate "a quelo de Mean per la creda" (primi di settembre 1542; n. 1108, c. 98v);
- Giovanni Battista a Prato riceve "da messer Zuan Andrea cremonese magistro de minere" 71 libbre e 4 once di "ramo pelloso", pagate 14 lire in contanti (6 settembre 1542; n. 1108, c. 101r);
- "Michel Morhoffer colladore alla fosina de Lavìs" (17 settembre 1542; n. 1108, c. 104r);
- "Adam Lobsartz chenopo" riceve da Giovanni Battista a Prato una lira e 4 grossi in contanti (18 novembre 1542; n. 1108, c. 131v);
- "Petter Moar kenoppo a Lavis" (31 dicembre 1542; n. 1108, c. 159v);
- "Stofel Woldner kenopo" (24 marzo 1543; n. 1108, c. 209v; altrove: Boldner);
- Domenico da Agrone delle Giudicarie, carbonaio presso Lavìs, produce e conferisce carbone destinato alle "minere de Laviss" (22 aprile 1543; n. 1108, c. 224v);
- "li smelzeri de Perzine li quali hanno colato a Laviss" ricevono un compenso di 15 lire (15 maggio 1543; n. 1108, c. 234v);
- "Stophel Boldner kenopo" riceve 5 lire e 4 grossi da Giovanni Battista a Prato "per andare a far fare li satzi a Turlan", ossia saggi su campioni di minerale da eseguire a Terlano, su ordine impartito dal giudice minerario di Pergine (27 maggio 1543; n. 1108, c. 241v).
Originale
Lingua: volgare
Strumenti di ricerca
"Famiglia baroni a Prato di Segonzano. Inventario dell'archivio (1209; 1300-2008)", a cura di Elena Bertagnolli, Ornella Bolognese, Cinzia Groff, Francesca Tecilla, Provincia autonoma di Trento, Soprintendenza per i Beni librari archivistici e archeologici, 2012, ai numeri di inventario; online al sito https://www.cultura.trentino.it/archivistorici/inventari/1805574
Note
Per una sintesi sulle vicende dell'attività mineraria nella zone di Lavìs (verso Pressano) e Faedo, e metallurgica (zone del Pristol. Ciuciòi e piazzale di Loreto, allo sbocco del torrente Avisio nella piana lavisana), si veda Albino Casetti, Storia di Lavìs. Giurisdizione di Königsberg-Montereale, Trento, TEMI, 1981 (Collana di monografie edita dalla Società di Studi Trentini di Scienze Storiche, 35), pp. 21-23.
Soggetto produttore
a Prato, Giovanni Battista di Giroldo
Persone
a Prato, Giovanni Battista di Giroldo (imprenditore minerario)
Cazzuffi, Tommaso ("Thomeus") da Trento
Holl, Sigmund/Simon da Bolzano (imprenditore minerario)
Savoier, Osvaldo (imprenditore minerario)