Contesto gerarchico
Atti dei notai, Giudizio di Pergine (Archivio di Stato di Trento)
Rinnovo di investitura di concessione mineraria
"Renovatione d'investitura dell'Offitio minerale concessa al molt'illustre e reverendissimo signor abbate don Gioseppe Dal Monte" (rubrica dell'atto, c. 61r)
Tipologia
unità documentaria
Estremi cronologici
29 maggio 1726
Segnatura
Notaio Giacomo Andreatta, busta I, protocollo 1726, c. 61r
Consistenza
2
cc.
Testo alle cc. 61r-62v del protocollo: registro, 4 cc. bianche iniziali non numerate, 1-159 (numerazione originale), 4 cc. bianche finali non numerate, legatura in cartone, in I di coperta "Fascicolo IV 1726", sul dorso "Prot(ocollum) anni 1726"; in margine sinistro di c. 61r, "extractum".
Descrizione
Pietro Andrea Eccher, vicario minerario e supremo delle selve in Pergine, agendo in nome di Carlo VI d'Asburgo imperatore come conte del Tirolo e del principe vescovo di Trento Antonio Domenico conte Wolkenstein, concede al richiedente abate don Giuseppe Dal Monte, ricevente a nome proprio e a nome di Antonio Simone Leonardo fu Giovanni Battista Dal Monte, rispettivamente nipote e fratello defunto del comparente, il rinnovo dell'investitura della miniera del vetriolo posta sul Monte Fronte di Levico che essi signori Dal Monte già detengono nei modi e termini specificati nell'atto della loro investitura datato all'anno 1665(*), qui confermati:
- investitura concessa in perpetuo, da rinnovare ogni 19 anni o alla morte di uno dei principi sovrani; trasmissibile agli eredi in sola linea maschile; in esclusiva, vietato quindi l'utilizzo ad altre persone in qualsiasi forma senza espressa licenza dei titolari legittimi;
- unitavi facoltà di tagliare legname per le necessità della miniera, e non per altri fini, nelle forme stabilite dall'Ufficio minerale di Pergine;
- obbligo di riconoscere i due principi sovrani quali titolari del diretto dominio della miniera, e di versare alle loro rispettive Camere le decime nelle forme già stabilite;
- obbligo di osservare le costituzioni minerarie vigenti e i capitoli specifici di questo atto, sotto pena della devoluzione e perdita di ogni diritto sulla concessione in oggetto.
Testimoni all'atto: Giovanni Battista Silli da Pergine, Antonio Cristofolini servitore del vicario minerario Pietro Andrea Eccher.
Sottoscrizione del notaio Giacomo Andreatta rogatario
Registrazione in protocollo notarile
Lingua: italiano, latino
Strumenti di ricerca
Archivio di Stato di Trento, Indici nn. 41-42 di Sala studio
Note
(*) L'investitura di riferimento datata 30 gennaio 1665 è richiamata in una analoga di poco successiva, datata 4 giugno 1667, concessa a Leonardo Dal Monte dal vicario minerario di Pergine Carlo Francesco Rusca (rogito del notaio Michele Gentili di Pergine; scheda in questo database alla quale si rinvia).
Soggetto produttore
Notaio Andreatta, Giacomo da Pergine (notaio e cancelliere della Giurisdizione di Pergine)
Persone
Dal Monte, don Giuseppe da Trento (abate, imprenditore minerario)
Dal Monte, Antonio Simone Leonardo fu Giovanni Battista da Trento (imprenditore minerario)
Eccher dall'Ecco, Pietro Andrea di Evangelista da Caldonazzo (vicario minerario in Pergine)