Archivio Storico
Contesto gerarchico
Atti dei notai, Giudizio di Pergine (Archivio di Stato di Trento)
Investitura di concessione mineraria
"Investitura minerale concessa al signor Francesco Antonio Baratti di Scurelle" (rubrica dell'atto, c. 275v)
Tipologia
unità documentaria
Estremi cronologici
16 dicembre 1733
Segnatura
Notaio Giacomo Andreatta, busta III, protocollo 1733, c. 275v
Consistenza
4 cc. Testo alle cc. 275v-278v del protocollo: registro, c. I, cc. 1-301 (numerazione originale), 4 cc. bianche finali non numerate, legatura in cartone; in I di coperta "Fascicolo IX 1733", sul dorso "Protoc(ollum) anni 1733"; atto numerato 126.
Descrizione
Pietro Andrea Eccher, vicario minerario e supremo delle selve in Pergine, agendo in nome di Carlo VI d'Asburgo imperatore come conte del Tirolo, concede al richiedente Francesco Antonio Baratto da Scurelle ("Baratti convicino di Scurelle") in giurisdizione tirolese di Ivano l'investitura per la coltivazione di un sito minerario rinvenuto dal Baratto sulla montagna di Scurelle "loco detto ai Cengioti"; il sito o filone inizia sotto la strada della montagna e continua al di sopra della stessa; a detta del richiedente il sito contiene minerali di piombo, rame, argento "e forse anche altro materiale". Dichiarandosi "primo inventore", a norma delle costituzioni minerarie vigenti Baratto chiede e ottiene l'investitura di quel sito, il cui circuito e misura saranno precisamente definiti dalla Camera tirolese di Innsbruck.
Baratto riceve l'investitura in perpetuo e in esclusiva, vietato quindi a ogni altra persona il lavorare o far lavorare nel sito sopra descritto senza sua licenza; è trasmissibile agli eredi maschi e da rinnovare ogni 19 anni; gli sono inoltre concessi i privilegi personali, immunità ed esenzioni attribuite ai "mineralisti"; potrà scavare e far scavare i minerali sopra nominati disponendone secondo quanto previsto dalle costituzioni minerarie, eccettuato l'oro da destinare alla disponibilità esclusiva della Camera di Innsbruck. Per contro Baratto si impegna ad osservare le costituzioni minerarie generali vigenti e i capitoli qui di seguito riportati, sotto pena della devoluzione e perdita di ogni loro diritto in caso di contravvenzioni ai medesimi:
- Baratto e successori dovranno riconoscere la Camera tirolese di Innsbruck quale titolare legittimo del diretto dominio della miniera, essere sudditi fedeli di Sua Maestà l'imperatore come conte del Tirolo "come padrone del diretto", e comportarsi di conseguenza;
- qualora dovesse o volesse, Baratto potrà affidare la conduzione delle dette cave a suoi soci a patto che siano di buoni costumi, dotati di una certa facoltà economica e "non contrari " alla Camera di Innsbruck, eccettuate le persone religiose, di bassa condizione economica;
- il sito dovrà essere coltivato per almeno due mesi all'anno, come previsto dalle costituzioni minerarie in vigore; alla Camera di Innsbruck spetta la quota del nono della miniera, e alla detta Camera si dovranno versare le decime sull'estratto; Baratto dovrà "far nettare detta miniera, che sii robba buona e non malamente governata";
- prima di inviare il minerale all'edificio dei forni di fusione, l'Ufficio minerale di Pergine preventivamente avvisato dovrà eseguirne l'ispezione, giudicarne la qualità, e procedere alla pesatura per calcolare la relativa imposta di decima sull'estratto da versare al detto Ufficio;
- l'imposta sui metalli prodotti è calcolata nella misura di 1 fiorino per ogni cento libbre per il rame, di 1 fiorino ogni libbra per l'argento; su eventuale ordine camerale, l'argento dovrà essere consegnato alla zecca di Hall, pagato o in denaro contante o in monete d'argento coniate con quel metallo;
- si conferma l'obbligo di procedere ogni 19 anni al rinnovo dell'investitura, e di osservare le costituzioni minerarie vigenti, "al qual effetto vuolendo gli sarà data una copia".
Testimoni all'atto: signor Marco Bevilacqua cittadino di Trento, Sebastiano Zampieri di Castello Tesino.

Sottoscrizione del notaio Giacomo Andreatta rogatario

Registrazione in protocollo notarile
Lingua: italiano, latino
Strumenti di ricerca
Archivio di Stato di Trento, Indici nn. 41-42 di Sala studio
Soggetto produttore
Notaio Andreatta, Giacomo da Pergine (notaio e cancelliere della Giurisdizione di Pergine)
Persone
Eccher dall'Ecco, Pietro Andrea di Evangelista da Caldonazzo (vicario minerario in Pergine)
Baratto, Francesco Antonio da Scurelle (imprenditore minerario)